Giovedì Cristina D’Avena, la cantante famosa per le sigle dei cartoni animati degli anni Ottanta e Novanta, è salita sul palco di un evento di Fratelli d’Italia a cui era stata invitata a Roma con una gonna dai colori che ricordano quelli della bandiera arcobaleno, uno dei simboli più importanti della comunità LGBTQ+. D’Avena ha cominciato la propria esibizione cantando Una spada per Lady Oscar, la seconda sigla italiana del cartone animato Lady Oscar (probabilmente meno ricordata rispetto a quella originale). Definendo la storia del personaggio «un inno all’amore universale, senza distinzioni», ha spiegato di volerla cantare assieme al pubblico dell’evento «per esprimere tutto, perché l’amore è per tutti»: Lady Oscar è ambientato in Francia alla fine del Settecento e ha per protagonista una donna aristocratica cresciuta dal padre come un uomo che è un comandante della guardia reale.
Negli ultimi giorni D’Avena era stata al centro di alcune polemiche per aver accettato l’invito a partecipare all’evento di Fratelli d’Italia, partito estremamente conservatore sulle questioni legate ai diritti delle persone della comunità LGBTQ+. In un post condiviso sui social network prima della serata, D’Avena tuttavia aveva detto di aver accettato «un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera». Aveva anche spiegato di aver cantato in tutti i posti dove era stata «ben voluta e accolta», dalle piazze dei paesi ai palazzetti delle città, dalle feste LGBTQ+ a quelle dell’Unità. Aveva poi scritto che con le sue canzoni vuole portare «allegria e spensieratezza» alle persone che sono cresciute con loro: a «tutti. Nessuno escluso», senza rappresentare a suo dire alcuna ideologia.
