Tumblr offre agli utenti non una, ma due spunte blu al prezzo di 7,99 dollari

Tumblr offre agli utenti non una, ma due spunte blu al prezzo di 7,99 dollari

Poco dopo aver ufficialmente acquistato Twitter, il nuovo CEO Elon Musk ha annunciato che presto chiunque avrebbe potuto ottenere una spunta blu – il simbolo che fino ad ora era servito a distinguere un profilo verificato, appartenente per esempio a una celebrità, un’azienda, un’istituzione o un personaggio pubblico – al costo di 8 dollari al mese. La scelta è stata fatta per motivi principalmente economici, e ha subito ottenuto moltissime critiche da parte di chi temeva che dare la spunta blu a chi paga senza controllare la sua effettiva identità avrebbe portato a una moltiplicazione di account fasulli sulla piattaforma, come poi è effettivamente successo.

Il caos generato da questa decisione, unito alle preoccupazioni su un’imminente fine di Twitter per come lo conosciamo alimentate dal comportamento erratico di Musk, hanno portato molti utenti a cercare già da ora social network alternativi verso cui migrare. Tra i più discussi ci sono Mastodon e Tumblr, piattaforma che esiste dal 2007 ma che negli ultimi anni è stata abbandonata da tantissimi utenti, anche per via dell’applicazione di una politica piuttosto restrittiva sulla condivisione di contenuti pornografici e per adulti. E Tumblr sembra voler mantenere viva la rinnovata attenzione che ha ottenuto – legata anche al recente annuncio che sarà nuovamente possibile pubblicare contenuti che contengono nudità – prendendo in giro Twitter.

In un post recente pubblicato anche su Twitter, Tumblr ha infatti annunciato una nuova funzionalità a pagamento: al costo una tantum di 7,99 dollari, chiunque potrà comprare non una, ma ben due spunte blu su Tumblr. Le spunte, ci tengono a sottolineare, non faranno assolutamente nulla se non essere aggiunte al proprio blog. «Sono un vero affare, a soli 7,99 dollari, che è meno di quanto non chiedano altri siti, soprattutto se si considera che non otterrete uno ma addirittura DUE segni di spunta per il vostro blog», spiega l’azienda. “Perché farlo, vi chiederete? Ma perché no? Niente ha importanza!  ¯\_(ツ)_/¯”

 

 

Il «déjà vu» su una coppia di uragani in Florida

Il «déjà vu» su una coppia di uragani in Florida

Il meteorologo americano Matt Devitt ha avuto un «déjà vu» osservando il percorso dell’uragano Ian, che ha colpito la Florida all’inizio di ottobre, e quello dell’uragano Nicole, che giovedì è arrivato a Vero Beach, nel sud-ovest dello stato, per poi spostarsi verso est: i loro percorsi sono praticamente una replica di quelli di due uragani del 2004, Charley e Jeanne, che come Ian e Nicole erano avvenuti a 43 giorni di distanza. «È una coincidenza notevole», ha detto lo studioso di uragani dell’Università di Miami Brian McNoldy al Washington Post, e Phil Klotzbach della Colorado State University si è detto concorde, ridimensionando però il fenomeno: «È una curiosità interessante, ma penso non ci sia molto altro da dire in merito».

Nonostante la coincidenza, le stagioni degli uragani del 2022 e del 2004 sono state molto diverse: quella di quest’anno è iniziata tardi e ha avuto un’intensità nella media, mentre quella del 2004 iniziò presto e fu molto intensa. Ian poi è stato un uragano più grande e più dannoso di Charley; viceversa Nicole è stato molto meno dannoso e forte di Jeanne.

La nota attrice iraniana Taraneh Alidoosti ha condiviso una sua foto senza velo in segno di protesta

La nota attrice iraniana Taraneh Alidoosti ha condiviso una sua foto senza velo in segno di protesta

Taraneh Alidoosti, una delle più note attrici iraniane, ha condiviso su Instagram una sua foto senza il velo in segno di protesta e solidarietà con le grosse manifestazioni seguite alla morte di Mahsa Amini, la giovane morta in carcere a Teheran dopo essere stata arrestata per non averlo indossato correttamente. Nelle ultime settimane Alidoosti aveva già sostenuto pubblicamente le proteste, durante le quali molte donne avevano manifestato anche togliendosi il velo islamico (hijab), che è obbligatorio: nella foto mostra un cartello con una scritta in lingua curda che dice “Donna, Vita, Libertà”.

Alidoosti ha 38 anni e ha recitato in vari film del regista iraniano Asghar Farhadi, tra cui Il cliente, vincitore dell’Oscar come miglior film internazionale nel 2017; di recente ha interpretato il ruolo della protagonista in Leila’s Brothers, presentato durante il 75º Festival di Cannes. Negli ultimi giorni sempre attraverso Instagram aveva detto che sarebbe rimasta nel suo paese «a ogni costo» e che aveva intenzione di smettere di lavorare per sostenere le famiglie delle persone uccise o arrestate durante le proteste. La giornalista iraniana Masih Alinejad ha definito il gesto di Alidoosti «un terremoto culturale» e «un altro duro colpo contro il regime dell’apartheid tra i generi» in Iran.

– Leggi anche: Breve storia del velo islamico in Iran

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