Lo spot contro gli attentati suicidi diventato virale in Medio Oriente

Sabato scorso Zain, una compagnia telefonica del Kuwait, ha fatto trasmettere in tv uno spot per combattere il terrorismo. Lo spot, che dura tre minuti, mostra un uomo che si prepara per compiere un attentato assemblando una cintura esplosiva. Poi però l’uomo comincia a incontrare diversi personaggi che piano piano gli fanno cambiare idea: molti di loro sono persone rimaste ferite in attentati compiuti dall’estremismo islamista, pieni di polvere e sangue sul corpo. Nello spot compaiono anche alcuni veri sopravvissuti di attentati terroristici, come un uomo scampato all’esplosione di una bomba in una moschea di Kuwait City nel 2015 e una donna sopravvissuta a un attentato compiuto durante un matrimonio ad Amman, in Giordania, nel 2005; inoltre compare un bambino che tiene in mano una fotografia di Omran Daqneesh, il bambino della famosa fotografia scattata ad Aleppo e diventata simbolo delle violenze provocate dai bombardamenti sulla popolazione civile della città siriana. Infine, per gli appassionati di musica cantata in dialetto arabo, nel video è riconoscibile anche Hussain Al Jassmi, cantante degli Emirati Arabi Uniti molto noto nella regione.

Già in passato Zain aveva prodotto spot piuttosto originali. Il video diffuso sabato ha comunque avuto un successo senza precedenti, anche perché era stato pensato per essere lanciato il primo giorno di Ramadan, un periodo dove le famiglie musulmane passano molto tempo in casa di fronte alla tv (anche trasmettere una propria pubblicità in questo periodo dell’anno costa molto di più della norma). Solo su YouTube il video è stato visto finora più di 2 milioni e 700mila volte.