Spike Lee ha litigato con i Knicks al Madison Square Garden

(AP Photo/Kathy Willens)
(AP Photo/Kathy Willens)

Poco prima dell’ultima partita NBA giocata dai Knicks al Madison Square Garden di New York, il regista newyorkese Spike Lee ha litigato con il personale di sicurezza del palazzetto e poi indirettamente anche con il presidente della squadra, James Dolan. Il fatto ha creato un piccolo caso attorno ai Knicks — già alle prese con annosi problemi societari e sportivi — perché Lee è probabilmente il loro tifoso più famoso e influente, avendo un posto al MSG da circa trent’anni.

Il giorno successivo Lee ha spiegato nella trasmissione di ESPN First Take che la sicurezza del MSG gli ha di colpo impedito di usare l’entrata riservata a dipendenti e giornalisti che era solito usare da trent’anni. Lui si è rifiutato di uscire per entrare da un altro ingresso, ma è riuscito comunque a prendere posto a bordo campo per l’inizio della partita. Secondo Lee, la sicurezza avrebbe agito su indicazione di Dolan, che però tramite un comunicato ufficiale della squadra lo ha accusato di voler creare polemiche inutili quando gli è stato solamente chiesto di usare un’altra entrata.

A First Take Lee ha confermato di non volere più andare al MSG quest’anno. Ha detto che spende circa 300 mila dollari a stagione per vedere le partite dei Knicks dal suo posto a bordo campo: una spesa pari a circa 10 milioni di dollari in trent’anni. Anche per questo motivo i Knicks stanno ricevendo critiche un po’ da tutte le parti. Nel frattempo i Nets della vicina Brooklyn non hanno perso tempo e lo hanno invitato a vedere le loro partite casalinghe, ricevendo però un rifiuto.