Il primo ministro australiano è stato interrotto durante una conferenza stampa perché i giornalisti stavano calpestando un prato appena seminato

Il primo ministro australiano è stato interrotto durante una conferenza stampa perché i giornalisti stavano calpestando un prato appena seminato

Giovedì il primo ministro australiano Scott Morrison ha tenuto una conferenza stampa a Googong, un quartiere periferico della città di Queanbeyan, nel New South Wales, per annunciare un nuovo piano edilizio: il piano consentirà ai cittadini che ne hanno i requisiti di ottenere una sovvenzione di 25mila dollari australiani (circa 15mila euro) per rinnovare o costruire la propria casa.

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Durante la conferenza stampa, tenuta ai bordi di una strada residenziale, Morrison è stato interrotto da un uomo che è uscito dalla sua abitazione per protestare perché i giornalisti stavano calpestando il prato davanti a casa sua: «Potete andare via dal prato per favore? L’ho appena riseminato». Morrison a quel punto ha invitato tutti a spostarsi, ha ringraziato l’uomo che aveva protestato e ha continuato la conferenza stampa lontano dal prato.

Il discorso di Obama sulle proteste per la morte di George Floyd

Il discorso di Obama sulle proteste per la morte di George Floyd

L’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha commentato in un video le proteste nate in tutti gli Stati Uniti in seguito alla morte di George Floyd a Minneapolis. Obama ha detto di non aver mai visto niente di simile in vita sua e ha preso le difese dei manifestanti, sostenendo che solo una parte minoritaria è stata violenta; ha anche ricordato che «questo paese è stato fondato sulla protesta: la chiamiamo Rivoluzione americana». La sua posizione è molto diversa da quella del presidente Donald Trump, che ha condannato le proteste e chiesto di reprimerle con l’uso della forza.

Obama ha chiesto agli stati americani di prendere in considerazione una riforma della polizia per limitarne l’uso della forza, tra cui il divieto di sparare a veicoli in movimento, e di alcuni metodi per bloccare le persone in arresto: «strozzare e soffocare, non è questo quel che facciamo». Obama ha anche aggiunto che la maggior parte dei poliziotti americani non è violenta.

Obama era già intervenuto sulle proteste lunedì, pubblicando su Medium alcuni suoi pensieri e consigli che trovate qui.

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Il lungo silenzio di Justin Trudeau in risposta a una domanda sulla gestione delle proteste negli Stati Uniti da parte di Donald Trump

Il lungo silenzio di Justin Trudeau in risposta a una domanda sulla gestione delle proteste negli Stati Uniti da parte di Donald Trump

Nel corso di una conferenza stampa, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha risposto con un lungo silenzio a una domanda sulle proteste in corso da più di una settimana negli Stati Uniti e sulla volontà del presidente statunitense Donald Trump di far intervenire l’esercito, se sarà necessario.

Dopo la domanda, Trudeau è rimasto in silenzio per circa 20 secondi e poi ha detto: «Assistiamo tutti con orrore e costernazione a cosa sta accadendo negli Stati Uniti: è tempo di unire tutte le persone, ma è anche tempo di ascoltare, è tempo di imparare cos’è l’ingiustizia e cosa continua a essere nonostante i progressi fatti in anni e decenni. Ma è il momento per noi canadesi per riconoscere che anche noi abbiamo le nostre sfide, le discriminazioni che i canadesi neri e i canadesi vittime di pregiudizi razziali affrontano ogni giorno. C’è una discriminazione sistemica in Canada, il che significa che il nostro sistema tratta i canadesi di colore, i canadesi che sono vittime di pregiudizi razziali, in modo diverso rispetto agli altri».

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