Lo sconfortato saluto di re Carlo III durante la prima udienza con Liz Truss

Lo sconfortato saluto di re Carlo III durante la prima udienza con Liz Truss

Mercoledì il nuovo re del Regno Unito, Carlo III, ha incontrato la prima ministra britannica Liz Truss a Buckingham Palace in occasione della loro prima udienza settimanale. Come da etichetta, dopo essere entrata nella stanza Truss fa un inchino al monarca e lo saluta con una stretta di mano, poi gli dice: «Sua maestà, ben ritrovato». Carlo III allora le risponde con una certa goffaggine: «Di nuovo qui. Santo cielo. A ogni modo…», usando una serie di espressioni – «Back again. Dear oh dear. Anyway» – che sembrano indicare una via di mezzo tra il rammarico, lo sconforto e l’impacciato.

Il saluto non proprio caloroso di Carlo III è stato notato anche perché da alcune settimane il Regno Unito si trova nel pieno di una gravissima crisi finanziaria provocata proprio dalle proposte economiche sventate del governo Truss, che hanno causato uno storico crollo della sterlina. È probabile tuttavia che si tratti soltanto di espressioni di circostanza da parte di Carlo III, usate un po’ goffamente per avviare la conversazione.

Tradizionalmente il monarca e il primo ministro britannico si incontrano in un’udienza privata ogni settimana per discutere tra le altre cose della situazione del paese, ma è raro che vengano diffusi video o dettagli delle loro conversazioni. Carlo III è diventato re subito dopo la morte della regina Elisabetta II, sua madre, avvenuta lo scorso 8 settembre; Truss invece era stata nominata prima ministra il 5 settembre e il giorno successivo aveva avuto il suo primo incontro ufficiale con l’allora sovrana, due giorni prima della sua morte.

L’intervista del New York Times ad Angela Lansbury, da pubblicare solo dopo la sua morte

L'intervista del New York Times ad Angela Lansbury, da pubblicare solo dopo la sua morte

Il New York Times ha diffuso una video intervista all’attrice inglese Angela Lansbury, famosa per aver recitato in numerosi film e musical, ma soprattutto per essere stata la protagonista nella serie televisiva La signora in giallo, morta martedì a 96 anni. L’intervista ripercorre la vita di Lansbury attraverso i momenti più significativi della sua lunghissima carriera ed è intitolata “The last word”, l’ultima parola: fu girata nel 2010, dodici anni fa, con l’accordo che sarebbe stata pubblicata solo dopo la sua morte.

All’inizio dell’intervista Lansbury dice subito di poter affermare «in tutta onestà» di essere stata «principalmente un’attrice, e non un bel viso». Aggiunge di essere stata soprattutto una caratterista, cioè una di quegli attori non protagonisti che devono riuscire a dare l’idea del loro personaggio in pochi minuti, spesso sfruttando un tratto dominante. Il ruolo in cui sicuramente non fu una caratterista, dice, fu quello della scrittrice e detective Jessica Fletcher, la protagonista della Signora in giallo, che sostiene essere un personaggio «vicino al tipo di donna» che sarebbe potuta essere lei se non fosse stata un’attrice.

Oltre ad aver vinto 6 Golden Globe, in oltre settant’anni di attività Lansbury ottenne anche un premio Oscar alla carriera e 5 Tony Awards, i premi più importanti del teatro statunitense. Conclude l’intervista dicendo di voler essere ricordata come un’attrice che con il proprio lavoro «ha permesso alle persone di evadere dalle loro vite e poter essere trasportate in altri spazi della vita» che altrimenti non avrebbero potuto sperimentare.

L’abbraccio tra Michael J. Fox e Christopher Lloyd al Comic Con di New York

L'abbraccio tra Michael J. Fox e Christopher Lloyd al Comic Con di New York

Lunedì al Comic Con di New York, una grande manifestazione dedicata a fumetti, graphic novel e videogiochi, si sono incontrati di nuovo gli attori Michael J. Fox e Christopher Lloyd, protagonisti del celebre film del 1985 Ritorno al futuro. Nel film Fox e Lloyd interpretavano rispettivamente il giovane Marty McFly, un ragazzo degli anni Ottanta che finisce per sbaglio negli anni Cinquanta, e lo scienziato e inventore Emmett “Doc” Brown, suo amico e compagno di avventure. Durante l’evento i due si sono salutati con un lungo abbraccio davanti ai grandi applausi degli spettatori.

Diretto dal regista statunitense Robert Zemeckis, che ne scrisse anche la sceneggiatura insieme a Bob Gale, Ritorno al Futuro fu un successo enorme: assieme ai suoi due sequel, usciti rispettivamente nel 1989 e nel 1990, è ancora oggi una delle saghe di fantascienza più amate dal pubblico. Lloyd, che oggi ha 83 anni, negli ultimi cinquanta ha recitato in più di 100 opere teatrali e in decine di serie tv e film. Fox invece ha compiuto 61 anni lo scorso giugno: nel 1991, quando ne aveva 29, gli fu diagnosticata la malattia di Parkinson, che lo ha portato a recitare sempre meno. Prima di lunedì i due si erano già rivisti pubblicamente varie volte, tra cui quella per celebrare i 35 anni dall’uscita del film durante un evento di beneficenza della fondazione di Fox per la ricerca sul Parkinson.

– Leggi anche: 10 cose che forse non sapete su Ritorno al futuro

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