Un QR code nel cielo formato da 1.500 droni, a Shanghai

Un QR code nel cielo formato da 1.500 droni, a Shanghai

Per celebrare l’anniversario del videogioco “Princess Connect! Re: Dive”, l’azienda che l’ha prodotto, Cygames, ha organizzato un evento a Shanghai, in Cina, in cui 1.500 droni hanno realizzato diverse coreografie legate al videogioco, e tra le altre cose hanno formato nel cielo un QR code scannerizzabile. Un QR code (QR sta per “Quick Response”, risposta rapida) è una sorta di codice a barre che contiene informazioni (come un indirizzo internet, l’attivazione di un pagamento online o un messaggio di testo) che possono essere sbloccate inquadrando il codice con la fotocamera dello smartphone. Nel caso dell’evento a Shanghai, il QR code conteneva un link a contenuti da leggere sul gioco e al download del gioco stesso per chi volesse installarlo sul telefono.

I QR code sono molto usati in Cina, sia per consentire operazioni di pagamento tramite app sia per operazioni di marketing. Anche i droni in Cina sono usati spesso per la promozione delle aziende. Per esempio all’inizio di aprile, sempre a Shanghai, la casa automobilistica Genesis ha battuto il record mondiale per il maggior numero di droni usati in un’esibizione simultanea, anche in questo caso con scopi pubblicitari.

 

BBC ha ricevuto 109.741 reclami per la sua copertura della morte del principe Filippo

BBC ha ricevuto 109.741 reclami per la sua copertura della morte del principe Filippo

BBC ha confermato di aver ricevuto 109.741 reclami dai suoi spettatori riguardo alla copertura della morte del principe Filippo, avvenuta venerdì 9 aprile, e alla conseguente cancellazione di alcuni popolari programmi previsti per la giornata.
Per comunicare la notizia della morte di Filippo e dare spazio agli approfondimenti giornalistici dedicati, BBC aveva interrotto i programmi in corso e aveva annullato gran parte del palinsesto previsto per le ore successive.
Tra i programmi che non sono andati in onda c’era il popolarissimo “EastEnders” (una soap opera che va in onda dagli anni ’80) e la finale di “MasterChef”. Molti spettatori non hanno apprezzato lo stravolgimento del palinsesto e hanno scritto a BBC per lamentarsene.

«Si trattava di un evento che ha generato moltissimo interesse sia a livello nazionale sia a livello internazionale», ha spiegato BBC in un comunicato. «Riconosciamo che alcuni spettatori possano essere stati insoddisfatti del tipo di copertura che abbiamo scelto, e dell’impatto che questa ha avuto sui palinsesti di radio e tv». BBC ha riferito anche che in base al numero di reclami ricevuti, la copertura per la morte di Filippo è l’evento per cui gli spettatori si sono lamentati di più nell’intera storia dell’emittente.

Ora con Google Earth si può viaggiare nel tempo

Ora con Google Earth si può viaggiare nel tempo

Google Earth, il servizio per consultare immagini satellitari della Terra, ha aggiunto una nuova funzione “Timelapse” per osservare i cambiamenti in ampie porzioni di territorio negli ultimi decenni. Il sistema consente di selezionare un’area geografica e di scorrere poi le immagini satellitari di quella zona raccolte nel corso degli anni, archiviate e mappate da Google. Una funzione simile esisteva già in precedenza, ma era meno semplice da utilizzare e più limitata.

Timelapse può essere utilizzato tramite la versione per browser di Google Earth, sia per fare ricerche su specifiche zone del pianeta, sia per osservare una selezione di luoghi scelti da Google e suddivisi per aree tematiche.

Si può per esempio osservare l’evoluzione nel corso del tempo di alcune metropoli come Pechino (Cina), New York (Stati Uniti) e Osaka (Giappone), oppure verificare i cambiamenti del territorio dovuti alla deforestazione, alle attività minerarie, alla costruzione di nuove infrastrutture e agli effetti del cambiamento climatico sui ghiacciai.

Per realizzare Timelapse, Google ha aggiunto al proprio servizio circa 24 milioni di immagini satellitari, raccolte in un periodo di tempo compreso tra il 1984 e il 2020. Le immagini sono state poi fuse insieme e sovrapposte, in modo da far corrispondere i luoghi nel corso della loro evoluzione.

Le immagini dei primi anni Ottanta sono meno definite rispetto a quelle più recenti, ma si riesce comunque ad apprezzare il cambiamento del territorio, soprattutto su larga scala.

Il servizio è stato in parte reso possibile grazie alla disponibilità di numerose immagini satellitari nel dominio pubblico, fornite da collaborazioni e programmi di osservazione terrestre negli Stati Uniti e nell’Unione Europea. Molte immagini derivano dal programma statunitense Landsat e da quello europeo Copernicus, uno dei più importanti consorzi per lo studio della Terra dallo Spazio.

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