40 anni di Apple in 40 secondi (compreso quell’inciampo)

40 anni di Apple in 40 secondi (compreso quell'inciampo)

Lunedì Apple ha presentato il suo evento con uno spot per celebrare i suoi 40 anni: il compleanno ufficiale sarà il 1 aprile 2016. Il video dura 40 secondi ed è molto semplice, su uno sfondo quasi sempre bianco si leggono i nomi dei prodotti Apple, che abbiano avuto successo o meno.

A un certo punto si vede anche il nome Newton, che viene subito cancellato. È uno scherzo per esperti della storia Apple: Newton era un computer palmare – di fatto un antenato degli iPhone e degli iPad – che fu lanciato nel 1993: ne furono prodotti otto modelli diversi, ma il progetto fu un fallimento e dopo 5 anni e 500 milioni di dollari spesi in ricerca fu cancellato. Da allora rappresenta, per fan e critici di Apple, il più simbolico fallimento della sua storia di successi, malgrado rivalutazioni successive (che probabilmente hanno suggerito ad Apple di rivendicarlo, ora).

Le differenze tra Trump e Obama quando parlano delle donne

Le differenze tra Trump e Obama quando parlano delle donne

BuzzFeed ha pubblicato un video di circa due minuti che sintetizza quello che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il candidato presidente Donald Trump hanno detto negli ultimi mesi parlando delle donne e le differenze tra le cose che dicono. «L’idea che le mie figlie non possano avere le stesse opportunità del figlio di qualcun altro è inaccettabile», dice per esempio Obama. Trump dice invece, parlando a un’intervistatrice: «Possiamo dire in modo politicamente corretto che l’aspetto non conta. Ma l’aspetto ovviamente conta. Non avresti questo lavoro se non fossi bellissima».

15 anni di attacchi terroristici in Europa, in un grafico

15 anni di attacchi terroristici in Europa, in un grafico

L’Economist ha pubblicato un grafico che riassume i principali attacchi terroristici che ci sono stati in Europa occidentale dall’11 settembre 2001 fino a ieri, 22 marzo 2016. Oltre che dall’Economist i dati del grafico arrivano dal Global Terrorism Database dell’università del Maryland, negli Stati Uniti.

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