Per fare il vino possono essere utili dei preservativi

Come fa qualcuno a Cuba (e il preservativo fa da tappo, ovviamente)

Il probuttore di vino cubano Orestes Estevez in mezzo ad alcune bottiglie chiuse con dei preservativi
(AP Photo/Ramon Espinosa)
Il probuttore di vino cubano Orestes Estevez in mezzo ad alcune bottiglie chiuse con dei preservativi (AP Photo/Ramon Espinosa)

Nella sua piccola azienda cubana, Orestes Estevez produce vino aromatizzato: oltre all’uva, nelle bottiglie mette frutta tropicale, come zenzero e bacche di ibisco, per dare al suo vino un profumo particolare. La cosa più curiosa però non è l’odore del vino ma il sistema che utilizza per chiudere i bottiglioni durante la fase di fermentazione. Su ogni bottiglia viene messo un preservativo, che si riempie dei gas prodotti dalla fermentazione e segnala, sgonfiandosi, il momento in cui il processo è finito e il vino può essere bevuto. Il ciclo di produzione richiede da un mese a 45 giorni e poi il vino viene venduto a prezzi molto bassi sia ai ristoranti che ai privati.