La foto di Papa Francesco che cammina in via del Corso semideserta

La foto di Papa Francesco che cammina in via del Corso semideserta

Domenica, dopo avere pregato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, Papa Francesco si è spostato alla chiesa di San Marcello al Corso, dove si trova il crocefisso che venne portato in processione perché proteggesse la città durante la peste del 1522. Una parte del tragitto lo ha fatto a piedi, camminando su un marciapiede semideserto di via del Corso, circondato dagli agenti della sua scorta. Nella foto, diffusa dal Vaticano, alle spalle di Papa Francesco si vedono l’Altare della Patria e Piazza Venezia.

I lavori di costruzione per la nuova unità di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano

I lavori di costruzione per la nuova unità di terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele di Milano

Uno dei principali problemi nella crisi legata all’epidemia di coronavirus (SARS-CoV-2) è il numero limitato di posti nei reparti di terapia intensiva, cioè quelli in cui vengono ricoverati i pazienti più gravi per cui è necessaria l’intubazione e la respirazione indotta. Il numero di posti nei reparti di terapia intensiva è molto minore di quello necessario per affrontare la crisi di queste settimane e tutti gli ospedali lombardi negli ultimi giorni hanno provato a ricavare altri spazi per la terapia intensiva, togliendo letti e risorse agli altri reparti di cura.

L’ospedale San Raffaele di Milano, un istituto privato, sta costruendo un nuovo reparto di terapia intensiva in un tendone usato normalmente per attività sportive. Il nuovo reparto, di cui negli ultimi giorni sono stati diffusi alcuni video, dovrebbe essere operativo entro due settimane ed è stato finanziato anche dalla raccolta fondi promossa dalla influencer Chiara Ferragni e dal cantante Fedez.

La biblioteca di Sarajevo stasera è illuminata tricolore per solidarietà con l’Italia

La biblioteca di Sarajevo stasera è illuminata tricolore per solidarietà con l'Italia

Il municipio di Sarajevo, che oggi ha di nuovo sede nell’edificio (Vijećnica) che fu anche la biblioteca della città – divenuta famosa nel mondo durante l’assedio della città negli anni Novanta del secolo scorso – ha scelto sabato di illuminare la costruzione con i colori della bandiera italiana, per solidarietà con le difficoltà dell’Italia nell’epidemia del coronavirus e gratitudine per il contributo italiano alla ricostruzione della città.

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