Come potrebbe essere il nuovo stadio di San Siro

Come potrebbe essere il nuovo stadio di San Siro

Stanno circolando online da martedì le immagini dei due progetti preliminari per il nuovo stadio di San Siro che Inter e Milan presenteranno al pubblico giovedì mattina al Politecnico Bovisa di Milano. Una proposta viene dallo studio di architettura Populous di Kansas City e prevede un impianto squadrato tra i 60 e i 65.000 posti vagamente ispirato alle guglie del Duomo. Il secondo progetto è dello studio milanese CMR e consiste in un impianto ovale la cui struttura laterale è costituita da due anelli intrecciati, a simboleggiare il legame storico tra le due squadre della città. Entrambi i progetti comprendono inoltre una profonda riqualificazione del quartiere di San Siro.

Il progetto di Populous

Il progetto di CMR

In Indonesia il cielo è diventato completamente rosso a causa degli incendi

In Indonesia il cielo è diventato completamente rosso a causa degli incendi

Nel fine settimana nella provincia di Jambi, sulla costa orientale dell’isola di Sumatra, in Indonesia, il cielo è diventato completamente rosso. A causare questa colorazione insolita sono stati gli incendi che nelle ultime settimane hanno colpito la regione, provocando un fenomeno conosciuto come “Scattering di Rayleigh” (da John Rayleigh, il fisico inglese che per primo lo descrisse nella seconda metà dell’Ottocento), che avviene quando le onde luminose attraversano l’atmosfera, causando una rifrazione della luce.

È quello che succede durante il giorno quando il cielo diventa azzurro, o al tramonto o all’alba, quando il cielo si colora di rosso perché il sole è prossimo all’orizzonte e deve attraversare uno strato di atmosfera più spesso. In questo caso, però, il fumo causato dagli incendi, unito all’inquinamento nell’atmosfera, ha prodotto una foschia molto densa che ha dato al cielo un colore rosso particolarmente intenso.

Il video del discorso di Greta Thunberg al vertice sul clima all’ONU

Il video del discorso di Greta Thunberg al vertice sul clima all'ONU

Oggi alla sede delle Nazioni Unite, a New York, si è tenuto un vertice sul clima in cui 60 tra capi di Stato e di governo hanno discusso dell’emergenza climatica in vista della Conferenza delle Nazioni Unite che si terrà a dicembre in Cile. Al vertice ha partecipato anche l’attivista svedese Greta Thunberg, diventata per molti il simbolo dell’attivismo contro il riscaldamento globale, il cui discorso era tra più i attesi della giornata.

Nel suo intervento all’Assemblea generale della Nazioni Uniti, Thunberg si è rivolta direttamente ai leader mondiali, accusandoli di non fare abbastanza per affrontare il problema del riscaldamento globale, e ha iniziato il suo discorso così: «Non dovrei essere qui. Dovrei essere a scuola, dall’altra parte dell’oceano», ha detto la sedicenne svedese. «Voi venite da noi giovani e ci parlate di speranza? Come osate? Mi avete rubato i sogni e l’infanzia con le vostre parole vuote. E io sono una delle persone più fortunate. Le persone stanno soffrendo. Le persone stanno morendo. Interi ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa. E tutto quello di cui parlate sono soldi e favole su un’eterna crescita economica. Come osate!».

Tra i leader che non hanno partecipato al vertice sul clima c’era anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che però era presente al palazzo delle Nazioni Unite dove aveva prenotato una sala conferenze per un incontro sulla libertà religiosa, contemporaneo a quello sul clima. Al suo arrivo, Trump ha incrociato brevemente Thunberg, che è rimasta in disparte a fissarlo.

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