Il video di Netflix sulle donne delle sue serie

Il video di Netflix sulle donne delle sue serie

Netflix Italia ha pubblicato su Facebook e su Twitter un breve video per la Giornata internazionale della donna: parla di forza, un sostantivo femminile, e ne mostra diversi usi ed esempi da parte di alcune delle più note protagoniste delle sue serie tv originali. Ci sono Kimmy Schmidt, Frankie Bergstein, Grace Hanson, Prairie Johnson (meglio però chiamarla The OA) e Eleven di Stranger Things, tra le altre.

Hugh Jackman in sala di doppiaggio, che ringhia, urla e tira pugni nel vuoto

Hugh Jackman in sala di doppiaggio, che ringhia, urla e tira pugni nel vuoto

Hugh Jackman ha pubblicato su Twitter un video in cui lo si vede mentre aggiunge la sua voce alle riprese del film Logan – The Wolverine, che è in Italia dal primo marzo (e sta andando benissimo in tutto il mondo, piacendo anche alla critica). Se gli attori in sala di doppiaggio ve li immaginavate annoiati sbagliavate tantissimo, almeno nel caso di Jackman. Nel video lo si vede che corre (sul posto), ringhia, tira pugni all’aria, sbuffa, urla e fa facce cattivissime. Consiglio: se avete qualcuno accanto fategli vedere solo la seconda metà del video (quella in cui non si vedono né schermo né microfono) e guardate la reazione.

Fate quello che non potete fare

Fate quello che non potete fare

Il videomaker statunitense Casey Neistat, famoso soprattutto per il suo popolare canale su YouTube, ha pubblicato un video motivazionale (uno di quelli che dicono che se ci crediamo davvero possiamo fare di tutto) che parte da una premessa: “fate quello che non potete fare”. Cioè: fate quello che la gente vi dice che non potete fare, perché non siete abbastanza ricchi, capaci o belli. Neistat racconta quindi brevemente la sua storia, e quella di molti altri Youtuber (o artisti, creativi, tipi strani e interessanti con un canale YouTube) che hanno fatto cose strane ma efficaci. Per esempio: «Non potete avere un vostro talk show ma potete avere una webcam» usarla bene, farvi notare e finire per intervistare il presidente degli Stati Uniti (proponendogli di aprire un canale YouTube). Tutto quello che serve, dice Niestat, è uno smartphone, una connessione a internet e una buona idea (una storia da raccontare, qualcosa da dire). Su YouTube, nel sommario del video, c’è il link a tutti i canali YouTube mostrati o citati nel video.

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