I migliori momenti dell’All-Star game in NBA, che quest’anno aveva un nuovo formato

Nella notte tra domenica e lunedì si è giocato l’All-Star game in NBA, la partita amichevole nella quale si affrontano i migliori giocatori del principale campionato di basket nordamericano. Quest’anno per la prima volta partecipavano quattro squadre (e non due): si sono giocate tre partite tutte di fila, due semifinali e la finale, e in ciascuna vinceva la squadra che arrivava per prima a 40 punti. Alla fine ha vinto quella formata dall’ex giocatore e commentatore Shaquille O’Neal, nella quale c’erano tra gli altri Stephen Curry, Jayson Tatum e LeBron James (che però non ha giocato a causa di un infortunio).
Gli highlights delle tre mini-partite
Il nuovo formato è stato introdotto nel tentativo di rendere più divertente e intensa una partita che negli ultimi anni era diventata noiosa e veniva affrontata con poca serietà dai giocatori. Nel complesso sembra che l’intento sia abbastanza riuscito: ESPN ha scritto che in particolare le semifinali sono state piuttosto competitive (la finale invece è stata abbastanza a senso unico e infatti negli highlights si vedono azioni in cui le difese non sono molto aggressive). Secondo The Athletic chi era in campo ha mostrato più impegno e attenzione del solito; una delle note negative sono state invece le pause durante le partite e tra una partita e l’altra, giudicate troppo lunghe.
Gli stessi giocatori, comunque, sono sembrati più coinvolti e soddisfatti dal formato. Nikola Jokic ha detto che il nuovo All-Star game ha reso le cose «un po’ più competitive», un’opinione condivisa da Shai Gilgeous-Alexander, che ha raccontato di essersi divertito anche se avrebbe preferito giocare senza troppe pause.


