La distruzione di Mariupol, vista da un drone

La distruzione di Mariupol, vista da un drone

Sta circolando molto un video girato con un drone che mostra dall’alto Mariupol, la città portuale a sud dell’Ucraina assediata da settimane e che al momento è la più martoriata dai bombardamenti russi. Come ha scritto Bojan Pancevski, corrispondente in Germania del Wall Street Journal, Mariupol è stata trasformata in una «rovina carbonizzata dai bombardamenti russi»: nel video si vedono numerosi edifici distrutti e anneriti dagli incendi seguiti ai bombardamenti. Alcuni sono ancora fumanti, come lo sono intere zone della città.

Mariupol è la città ucraina in cui la situazione è più critica: è quasi completamente distrutta, mancano acqua, cibo e rifornimenti. Prima della guerra ci abitavano quasi 500mila persone, oggi più della metà sono riuscite a fuggire, ma decine di migliaia sono ancora bloccate lì. Mentre sugli altri fronti di guerra gli attacchi stanno rallentando, tra l’altro, a Mariupol le forze russe hanno intensificato l’assedio. Per diverse ragioni infatti – ragioni geografiche, economiche, politiche e strategiche – Mariupol è per la Russia un obiettivo particolarmente importante.

Una vittoria storica per il calcio femminile italiano

Una vittoria storica per il calcio femminile italiano

Nella stagione degli Europei in Inghilterra e della finale di Champions League a Torino, mercoledì sera il calcio femminile italiano ha ottenuto uno dei suoi risultati internazionali più importanti. Nell’andata dei quarti di finale di Champions League, la Juventus è riuscita a battere 2-1 l’Olympique Lione, la prima grande squadra femminile d’Europa, vincitrice di sette Champions League, cinque delle quali consecutive dal 2015 al 2020.

La partita, giocata all’Allianz Stadium, era iniziata male per la Juventus, con il Lione in vantaggio dopo neanche dieci minuti grazie a un gol della statunitense Catarina Macário. Il risultato era poi rimasto invariato fino a mezzora dalla fine, quando il Lione è rimasto in dieci per l’espulsione dell’australiana Ellie Carpenter. Da lì la Juventus ha preso fiducia e nel giro di dieci minuti ha prima pareggiato con Cristiana Girelli, poi ha segnato il gol della vittoria con Agnese Bonfantini.

Prima della Juventus nessuna squadra femminile italiana era mai arrivata ai quarti di finale di Champions League (da quest’anno diventati il primo turno a eliminazione diretta, dopo la fase a gironi). L’anno scorso era stata eliminata proprio dal Lione ai sedicesimi con un risultato complessivo, fra andata e ritorno, di 6-2. Nella stessa edizione, la Fiorentina si era fermata agli ottavi, eliminata dal Manchester City con due pesanti sconfitte. La partita di ritorno tra Juventus e Lione si giocherà in Francia giovedì 31 marzo: la vincente andrà in semifinale contro una tra Bayern Monaco e Paris Saint-Germain.

— Leggi anche: Lo sport femminile comincia a essere interessante anche per gli investitori

Boris Johnson ha paragonato la resistenza del popolo ucraino a Brexit

Boris Johnson ha paragonato la resistenza del popolo ucraino a Brexit

Durante una conferenza del partito conservatore a Blackpool sabato, il primo ministro britannico Boris Johnson ha paragonato la lotta del popolo ucraino al desiderio di libertà dei britannici che hanno votato per Brexit. Nel suo discorso, Johnson ha detto che i britannici, come gli ucraini, hanno avuto l’istinto di «scegliere la libertà» e ha citato esplicitamente il voto del 2016 con cui il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea.

Johnson ha ricevuto molte critiche per il suo discorso. Donald Tusk, ex presidente del Consiglio europeo, ha scritto: «Boris, le tue parole offendono gli ucraini, gli inglesi e il buon senso». Guy Verhofstadt, ex primo ministro del Belgio che è stato il principale negoziatore di Brexit per il Parlamento europeo, ha affermato che il confronto con la resistenza ucraina è «folle». «Non credo che il primo ministro stesse facendo un confronto diretto tra queste due cose che chiaramente non sono direttamente paragonabili», ha detto il ministro dell’Economia britannico, Rishi Sunak, intervistato dal programma Sunday Morning della BBC.

 

Nuovo Flash