Il Manchester City tornerà a usare la maglia rossonera ispirata al Milan

Il Manchester City tornerà a usare la maglia rossonera ispirata al Milan

In questa stagione la squadra di calcio inglese del Manchester City tornerà a usare come seconda divisa la maglia a strisce rossonere ispirata al Milan degli anni Sessanta. Non veniva utilizzata dal 2012 ma è da tempo presente nella storia del City, che decise di adottarla come seconda divisa dalla fine degli anni Sessanta proprio per sembrare il Milan di Nereo Rocco, Cesare Maldini, Gianni Rivera e Giovanni Trapattoni, una delle squadre più vincenti dell’epoca. Da due anni sia City che Milan hanno Puma come sponsor tecnico, e così il City ha presentato la divisa con un video pieno di riferimenti al Milan e alla città di Milano.

Nella storia del calcio la condivisione di simboli e colori non è rara e fu un’usanza soprattutto nei primi del Novecento. La Juventus, per esempio, prese i suoi colori dal Notts County di Nottingham, che a loro volta vennero ripresi dal Partizan Belgrado. In Argentina il Boca Juniors scelse il giallo e il blu da una bandiera svedese issata a bordo di una nave, mentre il Barcellona prese i suoi colori dalla squadra svizzera del Basilea. Queste e altre storie su alcune famose divise sportive sono raccontate qui.

Nick Ponzio si è fatto notare ai Mondiali di atletica

Nick Ponzio si è fatto notare ai Mondiali di atletica

Ai Mondiali di atletica in corso in questi giorni nella città americana di Eugene, in Oregon, un italiano si è fatto notare più degli altri, tanto per le sue doti atletiche quanto per quelle comunicative. Si chiama Nick Ponzio, è nato negli Stati Uniti da genitori di origine italiana e dal 2021 gareggia con la nazionale italiana nel getto del peso. Ponzio si distingue già per l’aspetto, per via dei suoi folti baffi neri, che prima delle gare mette in bella mostra davanti alle telecamere.

Nelle interviste scherza e fa battute sul suo aspetto (massiccio, come qualsiasi atleta del getto del peso), e sulle sue origini italiane. Dopo essersi qualificato alla finale, dove poi è arrivato nono lanciando il peso a 20,81 metri, ha detto all’intervistatore: «Ora mi merito una bella cena, tra le 12mila e le 14mila calorie. Papà mi ha insegnato che non si lascia nulla nel piatto».

A Roma Russell Crowe si sente sempre a casa

A Roma Russell Crowe si sente sempre a casa

In questi giorni l’attore neozelandese Russell Crowe è a Roma insieme alla sua famiglia, e sui social network ha pubblicato diverse foto della sua vacanza, tra cui una al Colosseo accompagnata dalla frase «Sto portando i ragazzi a vedere il mio vecchio ufficio».

In un’altra, realizzata all’interno del Colosseo, ha scritto «Quello che facciamo in vita riecheggia nell’eternità». È una frase tratta dal Gladiatore, film del 2000 che si svolge in gran parte proprio nel Colosseo (seppur ricostruito a Hollywood), che lo rese celebre in tutto il mondo e per cui vinse l’Oscar per il miglior attore protagonista.

Non è la prima volta che Crowe di passaggio a Roma va in visita al Colosseo o scherza con i fotografi facendo riferimenti al film Il Gladiatore e al personaggio da lui interpretato, Massimo Decimo Meridio, come quando si fece fotografare con la maschera da gladiatore all’interno del Colosseo insieme all’ex calciatore della Roma Francesco Totti.

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