La vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto nel Centro Italia

La vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto nel Centro Italia

Il settimanale satirico francese Charlie Hebdo nel suo ultimo numero ha dedicato una vignetta al terremoto nel Centro Italia, che ha causato la morte di oltre 290 persone e migliaia di sfollati. La vignetta sta facendo molto discutere perché riprende alcuni stereotipi sul nostro paese con accostamenti piuttosto forti. È intitolata “Terremoto all’italiana” e mostra due persone ferite, una fasciata e insanguinata con la scritta “Penne al pomodoro”, l’altra con ustioni ed escoriazioni e la scritta “Penne gratinate”. È inoltre visibile un mucchio di macerie con diverse persone rimaste schiacciate tra i detriti, definito “Lasagne”.

CharlieHebdo

Una bella storia dietro una bella foto

Una bella storia dietro una bella foto

Dal 30 agosto circola online una foto in cui si vedono due ragazzi: uno è Travis Rudolph, forte giocatore di 21 anni della squadra di football della Florida State University, e l’altro è Bo Paske, studente di una scuola che la squadra stava visitando. I due sono seduti insieme alla mensa scolastica della Montford Middle School, in Florida. Rudolph ha detto di aver visto Paske solo al tavolo e quindi gli ha chiesto: «Posso sedermi qui con te a mangiare?». Lui gli ha risposto: «Certo, perché no?». Rudolph – che è considerato una star del football universitario americano – non lo sapeva ma Paske è autistico, e per questo viene spesso isolato. Qualcuno ha fatto una foto ai due e poi l’ha mandata a Leah Paske, la madre di Bo, che l’ha pubblicata su Facebook: è stata condivisa più di 14mila volte.

Il film di Netflix sulla dura vita delle mascotte

Il film di Netflix sulla dura vita delle mascotte

Mascots è un mockumentary – un documentario finto che non dice di essere finto – che arriverà su Netflix a ottobre: è diretto da Christopher Guest e parla della vita di quelle persone che negli Stati Uniti si mettono dentro buffi costumi per fare felice altra gente, senza quasi mai ottenere nemmeno un briciolo di celebrità. Il film parla anche dell’importante competizione per l’ambito premio di miglior mascotte del mondo. Uno dei personaggi – che è anche uno degli attori di Silicon Valley – dice che fare la mascotte è un po’ come essere sposato: «Ci vuole collaborazione, devi saper ascoltare e anche se qualcuno ti urla contro non puoi parlare: ed è una buona lezione per un matrimonio». Di nuovo: è-un-mockumentary.

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