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  • Martedì 25 febbraio 2020

La cerimonia per ricordare Kobe Bryant

(Kevork Djansezian/Getty Images)
(Kevork Djansezian/Getty Images)

Lunedì sera allo Staples Center di Los Angeles migliaia di persone hanno partecipato alla commemorazione di Kobe Bryant, il grande ex giocatore di basket morto quasi un mese fa in un incidente in elicottero. La data – 24/02 – è stata scelta appositamente: il 24 era il numero di maglia di Bryant, mentre il 2 quello di Gianna, la figlia 13enne morta con lui nell’incidente e ricordata con lui dalle molte persone che sono salite sul palco, da Michael Jordan a Shaquille O’Neal.

La cerimonia è stata introdotta da Jimmy Kimmel, il conduttore televisivo più famoso e amato di Los Angeles, che era amico di Bryant.

Tra i discorsi più apprezzati c’è stato quello di Michael Jordan, il più forte giocatore di basket della storia, che di Bryant fu avversario nelle sue ultime stagioni in NBA ma soprattutto che gli fu amico e gli fece da mentore: da «fratello maggiore», ha detto Jordan. A un certo punto, Jordan ha fatto anche una battuta sul fatto che stesse piangendo, come in un famoso meme su di lui che girava parecchio qualche anno fa: «Ora mi ha fregato. Dovrò guardare un altro meme che piange per i prossimi… Avevo detto a mia moglie che non lo volevo fare perché non volevo vederlo girare per i prossimi tre o quattro anni».

Era molto commosso anche Shaquille O’Neal, che fu compagno di squadra di Bryant ai Lakers negli anni dei tre titoli consecutivi tra il 2000 e il 2002: non furono grandi amici in quel periodo, anzi, ma più avanti strinsero un rapporto strettissimo e fraterno.

Il momento più emozionante della serata è stato però quello del discorso di Vanessa Bryant, moglie di Kobe, che ha parlato a lungo della figlia Gigi e dei suoi talenti, e raccontando i molti modi in cui suo marito era un buon padre di famiglia.

Durante la cerimonia hanno poi cantato sia Beyoncé, sia Alicia Keys sia Christina Aguilera.