Una enorme valanga in Kirghizistan vista da vicino

Una enorme valanga in Kirghizistan vista da vicino

Un gruppo di dieci escursionisti britannici e americani ha visto molto da vicino una valanga sulla catena montuosa del Tian Shan, in Kirghizistan, causata dal distacco di un pezzo di un ghiacciaio l’8 luglio. Harry Shimmin, uno dei membri del gruppo, ha diffuso su Instagram e YouTube un video della valanga, avvenuta vicino al passo di Juuku, spiegando che una ragazza che era con lui si è fatta un taglio a un ginocchio scappando, ma per il resto nessuno si è fatto male. Kairat Moldoshev, professore del dipartimento di Ecologia e Turismo dell’Università statale del Kirghizistan, ha detto all’agenzia di stampa AKIpress che la valanga è stata causata dal crollo di un pezzo della lingua di un ghiacciaio, a sua volta legato alle alte temperature di questo periodo. AKIpress ha sottolineato che crolli di queste dimensioni sono rari in Kirghizistan.

Shimmin ha anche spiegato come mai ha fatto un video così da vicino, in una posizione evidentemente pericolosa. Si trovava nel punto in cui ha fatto il video per fare delle foto panoramiche, quando ha sentito il rumore della neve e del ghiaccio che si muovevano: «Dato che ero lì già da qualche minuto, sapevo che vicino a me c’era un posto adatto a ripararsi. Ero sul ciglio di un precipizio, quindi l’unica direzione verso cui avrei potuto spostarmi era verso la valanga e in direzione opposta rispetto al riparo vicino a me (per questo non mi sono mosso). Sì, mi sono riparato all’ultimo momento e sì, lo so che sarebbe stato più sicuro farlo subito. So bene che ho corso un grosso rischio. Quando la neve ha cominciato a coprire tutto ed è diventato buio e più difficile respirare ero terrorizzato e ho pensato che sarei morto».

Il video dei manifestanti in Sri Lanka che fanno il bagno nella piscina del palazzo presidenziale

Il video dei manifestanti in Sri Lanka che fanno il bagno nella piscina del palazzo presidenziale

Sabato mattina in Sri Lanka molte persone sono riuscite a entrare nella residenza del presidente Gotabaya Rajapaksa nella città di Colombo. Secondo le prime informazioni Rajapaksa (fratello dell’ex primo ministro del paese che si era dimesso a maggio) è riuscito a fuggire, anche se al momento non si sa dove si trovi. Nel frattempo, una volta entrate nella sua abitazione, decine di persone hanno fatto il bagno nella sua piscina, come mostra un video che è stato condiviso dal Daily Mirror, un seguito giornale e sito d’informazione in inglese dello Sri Lanka.

Le proteste in Sri Lanka, che oggi si sono intensificate con nuove e imponenti manifestazioni, vanno avanti da aprile: i manifestanti accusano il governo di essere corresponsabile della crisi economica, considerata la peggiore dal 1948, l’anno in cui lo Sri Lanka ottenne l’indipendenza dal Regno Unito.

Un fulmine visto da molto, troppo vicino in auto

Un fulmine visto da molto, troppo vicino in auto

Volendo riprendere alcuni fulmini mentre stava viaggiando in autostrada, Michaelle May Whalen ha puntato la fotocamera del proprio smartphone verso il pick-up che la precedeva e sul quale si trovava suo marito, proprio quando un fulmine ha centrato in pieno il veicolo producendo fumo e scintille. Il marito e i suoi compagni di viaggio non si sono fatti male, ma il pick-up ha subìto vari danni, soprattutto alle sue strumentazioni elettriche.

Il video, poi condiviso online, è stato ripreso da vari meteorologi che lo hanno definito una delle “più incredibili” riprese da vicino di un fulmine. In passato ne erano già stati registrati di notevoli, per esempio dalle telecamere di sicurezza puntate su edifici con parafulmini, ma gli avvistamenti di episodi simili che coinvolgono automobili sono più rari.

Dal video al rallentatore diventa evidente come in realtà il veicolo sia stato colpito da una rapida sequenza di quattro fulmini, o per meglio dire da quattro scariche elettriche cielo-suolo. Il pick-up ha fatto da gabbia di Faraday, e ha cioè isolato l’ambiente interno dal passaggio dell’energia elettrica del fulmine all’esterno, che si è poi scaricata a terra. Se uno degli occupanti avesse avuto un braccio all’esterno a contatto con la struttura metallica del veicolo avrebbe probabilmente ricevuto un forte shock elettrico.

Il fumo visibile nel video è stato causato dal rapido riscaldamento della struttura dell’automobile e dell’aria circostante, proprio in seguito alla scarica elettrica molto intensa.

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