Tutti gli incidenti della Formula 1 al Mugello

Tutti gli incidenti della Formula 1 al Mugello

Domenica l’Autodromo del Mugello ha ospitato la sua prima gara di Formula 1, che è stata movimentata quasi quanto quella corsa una settimana fa a Monza. Soltanto dodici piloti su venti sono riusciti a concluderla, a causa degli incidenti avvenuti fin dalla prima curva, e la bandiera rossa – che comporta la sospensione della gara – è stata sventolata due volte. I primi a ritirarsi sono stati Max Verstappen, senza punti da due gare, e Pierre Gasly, vincitore dell’ultimo Gran Premio con l’Alpha Tauri.

Dopo l’entrata in pista della safety car, la ripartenza è durata solo pochi secondi. In attesa che Valtteri Bottas decidesse di ripartire, le auto in coda al gruppo nel rettilineo sono state coinvolte in un violento tamponamento perché qualcuno stava già accelerando. Carlos Sainz, Nicholas Latifi, Kevin Magnussen e Antonio Giovinazzi si sono dovuti ritirare.

La gara è ripresa con un’altra partenza dalla griglia, ma a diciassette giri dal termine Lance Stroll della Racing Point è uscito di pista per una foratura causata da un detrito perso in pista dal compagno di squadra Sergio Perez. L’incidente ha costretto a un’altra ripartenza. Da lì in poi la gara si è potuta concludere senza nuovi intoppi.

La storia di una canna fumata sul tetto della Casa Bianca, raccontata da Jimmy Carter

La storia di una canna fumata sul tetto della Casa Bianca, raccontata da Jimmy Carter

Questa settimana nei cinema degli Stati Uniti è uscito il documentario Jimmy Carter: Rock & Roll President, che racconta il rapporto tra l’ex presidente americano e il mondo della musica durante il suo mandato, durato dal 1977 al 1981. Tra le altre cose, nel film, Carter ricorda un noto aneddoto del cantautore country Willie Nelson, secondo cui fumò una canna sul tetto della Casa Bianca insieme a un membro del personale di servizio della residenza. Nel documentario Carter rivela che in realtà Nelson aveva fumato con uno dei suoi figli. Il racconto di Carter è incluso nel trailer.

La deputata complottista Sara Cunial ha abbracciato e tentato di baciare un inviato di “Piazza Pulita”, senza mascherina

La deputata complottista Sara Cunial ha abbracciato e tentato di baciare un inviato di "Piazza Pulita", senza mascherina

Durante una manifestazione di complottisti del coronavirus a Padova, la deputata del Gruppo misto Sara Cunial ha tentato di convincere un inviato della trasmissione Piazza Pulita che usare le mascherine farebbe ammalare – un’affermazione falsa e contraria a tutte le raccomandazioni per una corretta prevenzione del contagio da coronavirus – e l’ha poi abbracciato sorridendo. Cunial non indossava la mascherina, e l’inviato ha cercato di scansarla esclamando «non voglio essere abbracciato». A quel punto Cunial ha tentato di dargli un bacio, senza riuscirci, e l’inviato l’ha ripresa dicendole: «La smette di fare queste buffonate?».

Cunial ha 41 anni, è stata eletta alla Camera con il Movimento 5 Stelle nel 2018 ed è nota per le sue posizioni antivacciniste e complottiste. Nel 2019 è stata espulsa dal Movimento per una critica nei confronti del suo stesso partito, che secondo Cunial con gli ulivi in Puglia malati di xylella starebbe facendo uno «scempio in nome e per conto delle agromafie».

Durante il lockdown, a fine aprile, è stata fermata mentre andava al mare a Ostia, vicino a Roma, violando le restrizioni e giustificandosi dicendo che era lì per «ragioni di lavoro». Sempre ad aprile, alla Camera, ha protestato contro i decreti del presidente del Consiglio strappandoli e dicendo che «siamo stati spiati, soggiogati, trattati come delinquenti da un governo che in due mesi ha distrutto i nostri diritti fondamentali, naturali e costituzionali».

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