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  • Mercoledì 16 gennaio 2019

Il video surreale (come minimo) del ministro Bonafede su Battisti

Martedì 15 gennaio il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha pubblicato un video su Facebook che mostra tutte le fasi del rientro in Italia dell’ex terrorista Cesare Battisti, arrestato tre giorni fa a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia. «Il racconto di una giornata che difficilmente dimenticheremo!», ha scritto il ministro introducendolo. Il video dura più di tre minuti, è accompagnato da una musica trionfale e ha un montaggio da trailer cinematografico fatto-in-casa: all’inizio si vedono alcune foto di Battisti degli anni scorsi, poi la scena passa a Ciampino, si vedono l’arrivo dell’aereo e poi dello stesso Bonafede sul posto, e poi giornalisti e fotografi in attesa, le auto che scortano Battisti in questura, le fasi del fotosegnalamento e delle impronte digitali, di nuovo le macchine per accompagnarlo a Pratica di Mare e, infine, la partenza dell’aereo che lo ha portato in Sardegna.

Il video è stato visto più di 600 mila volte ma ha ricevuto moltissime critiche, anche da parte di altri politici. Il ministro, secondo il Corriere della Sera, si è giustificato dicendo che «l’intento non era certo quello di ledere i diritti del condannato, ma dare risalto e lustro agli agenti di Polizia penitenziaria». Sempre il Corriere scrive che Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio e capo della comunicazione del Movimento 5 Stelle, ha detto che non ne sapeva niente e che al ministero di Giustizia avrebbero ammesso anche l’«errore» dal punto di vista comunicativo: «Sarebbe bastato metterci il logo della Polizia penitenziaria, visto che lo hanno montato loro».