Giovanni Veronesi, sceneggiatore e regista, ha scritto una lettera arrabbiata al Foglio per lamentarsi del titolo con cui è stata riprodotta sul Foglio di lunedì scorso una sua intervista al Fatto. L’intervista tra le altre cose affrontava il rapporto di Veronesi con Francesco Nuti, attore e regista malato da tempo e con problemi di alcolismo, e sul Foglio del lunedì era stata intitolata: «Io, Nuti e la vodka». Il Foglio del lunedì non è curato dalla redazione del Foglio ma è diretto da Giorgio Dell’Arti: ogni settimana ripubblica – rititolandoli, quindi – una selezione di articoli usciti sulla stampa italiana.
I candidati Democratici alla presidenza degli Stati Uniti, Hillary Clinton e Bernie Sanders, si sono confrontati domenica sera in un dibattito televisivo organizzato da CNN. Il confronto non ha mostrato niente di nuovo tra i due candidati, e arriva in un momento in cui Clinton sembra avere un vantaggio difficilmente colmabile nella conta dei delegati e l’attenzione dei media e degli elettori è attirata dalla campagna elettorale dei Repubblicani e dai suoi surreali sviluppi. Il momento di cui si parla di più del dibattito di stanotte è quello in cui Sanders, interrotto da Clinton, reagisce in modo un po’ brusco.
Alcuni si chiedono se Sanders non abbia esagerato: «Sanders deve sempre mantenere un sottile equilibrio: attaccare Clinton senza sembrare prepotente o paternalista», ha scritto Chris Cillizza del Washington Post. «Domenica sera ha inciampato: il suo “scusa, sto parlando io” mostra che stava perdendo la calma, il suo successivo “posso finire, per favore?” ha fatto sì che il suo tono e il suo approccio verso la potenziale prima donna candidata alla presidenza diventassero LA storia della serata» (parlare di questa storia mentre tra i Repubblicani si discute della lunghezza del pene di Trump fa un certo effetto, comunque).
Sabato 5 marzo l’attore e regista italiano Carlo Verdone ha pubblicato su Facebook un messaggio in ricordo dell’attore Mario Brega, nato lo stesso giorno del 1923 e morto il 23 luglio del 1994. Brega ha lavorato spesso con Verdone negli anni Ottanta e uno dei ruoli per cui è spesso ricordato è quello di Augusto nel film del 1982 Borotalco. Verdone ha raccontato la storia dietro a uno dei dialoghi del film, quello in cui Brega parla della scazzottata avuta con un ragazzo che aveva detto qualcosa a sua figlia, la ragazza del personaggio interpretato da Verdone nel film.
La scena di Borotalco: