Emma Watson dice che le sue tette non c’entrano col femminismo

Negli ultimi giorni si è molto parlato dell’attrice britannica Emma Watson, in particolare di alcune sue foto e del suo femminismo. Watson ha posato a seno (più o meno) scoperto per un servizio fotografico sull’ultimo numero dell’edizione britannica di Vanity Fair e per questo è stata criticata dalla conduttrice radiofonica Julia Hartley-Brewer, che su Twitter ha scritto: «Emma Watson: “Il femminismo, il femminismo… il gender gap… perché non vengo presa sul serio? Il femminismo… oh, ed ecco le mie tette!”». Watson parla spesso di femminismo anche perché dal 2014 è ambasciatrice di buona volontà dell’UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della parità di genere nel mondo. Sui social network molte altre persone si sono unite alle critiche di Hartley-Brewer, sostenendo che Watson è ipocrita a parlare di femminismo e poi posare nuda. Molte altre hanno preso le difese di Watson, dicendo che il femminismo non c’entra nulla col mostrare il proprio seno o meno: c’entra con l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne, ma anche tra eterosessuali e persone LGBTQ, tra diverse minoranze etniche e gruppi di persone con diverse disponibilità economiche.

Watson ha poi risposto alle critiche che le sono state rivolte in un’intervista fatta insieme a Dan Stevens, che recita con lei nel film La bella e la bestia. Nell’intervista Watson dice: «Per il femminismo le donne devono avere una scelta, non è una bacchetta con cui colpire le altre donne. È una questione di libertà, di emancipazione, di uguaglianza. Davvero non so cosa c’entrino le mie tette. Si è fatta confusione». Poi interviene Stevens che parlando del fotografo che ha fatto il servizio di Vanity Fair dice: «Tim Walker è un grande, mi ha fotografato con dei fiori nella barba». Watson continua dicendo: «Sono sempre un po’ sbalordita. Le persone hanno detto che non posso essere femminista e avere le tette».