La faccia di Draghi quando Kissinger gli ha predetto che non si ritirerà

La faccia di Draghi quando Kissinger gli ha predetto che non si ritirerà

Lunedì il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricevuto a New York il World Statesman Award, un premio attribuito ogni anno da una nota fondazione americana (la Appeal of Conscience Foundation) a un capo di stato o di governo che si sia distinto nella protezione degli ideali di pace, democrazia e tolleranza religiosa. Tra gli organizzatori dell’evento c’era Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano, a cui era stata affidata la “laudatio”, cioè la presentazione di Draghi alla platea.

A un certo punto del suo discorso, Kissinger ha accennato al fatto che il governo di Draghi è ormai dimissionario, e con una battuta ha detto: «Ogni volta che Draghi ha lasciato un incarico è sempre stata una pausa, e mai un ritiro permanente». A quel punto Draghi ha alzato le sopracciglia sorpreso, e ha fatto un sorriso ironico ed eloquente. Tutta la platea l’ha notato, e c’è stata una breve risata.

Da mesi Draghi sostiene che non mira a ricoprire particolari cariche politiche o istituzionali dopo la fine del suo incarico come presidente del Consiglio: anche nei giorni scorsi, quando gli era stato chiesto se fosse disponibile a un secondo mandato, la sua risposta era stata piuttosto secca e decisa.

Il ragno diventato famoso durante il funerale della regina Elisabetta II

Il ragno diventato famoso durante il funerale della regina Elisabetta II

Sta circolando molto online il video di un piccolo ragno ripreso sulla bara della regina Elisabetta II durante il suo funerale, che si è svolto oggi dopo undici giorni di lutto e con la partecipazione di circa 500 persone in rappresentanza di quasi tutti gli stati del mondo. Il video mostra il piccolo ragno che cammina indisturbato su un biglietto commemorativo firmato dal nuovo re del Regno Unito Carlo III, figlio di Elisabetta II, e infilato nella corona di fiori deposta sulla bara della regina, proprio nel momento in cui la bara viene trasportata con grande solennità all’interno dell’abbazia di Westminster per lo svolgimento della funzione.

Il ragno ha attirato molta attenzione, apparendo di fatto come una specie di ospite inatteso e inconsapevole ad un evento seguito a livello globale e a cui erano stati invitati alcuni dei personaggi politici più importanti del mondo. Per questo è stato ripreso da diverse emittenti internazionali e ha continuato anche nelle ore successive ad attirare molti commenti e visualizzazioni online.

– Leggi anche: Il funerale della regina Elisabetta II

«Se anche tu odi la famiglia reale, batti le mani»

«Se anche tu odi la famiglia reale, batti le mani»

Domenica pomeriggio la squadra di calcio scozzese del Celtic Glasgow ha giocato la sua prima partita ufficiale di campionato dalla morte della regina Elisabetta II, contro il St. Mirren. Durante il minuto di silenzio organizzato prima della partita si è sentito molto distintamente un coro dei tifosi organizzati del Celtic contro la regina: «Se anche tu odi la famiglia reale, batti le mani».

Storicamente il Celtic ha una tifoseria piena di indipendentisti, cattolici e filo-irlandesi. Nei giorni scorsi non aveva interrotto le sue attività né ricordato la morte della regina in alcun modo particolare, a differenza dell’altra squadra di Glasgow, i Rangers, che invece ha una tifoseria filo-britannica e quindi fedele alla monarchia.

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