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  • Martedì 20 settembre 2022

La faccia di Draghi quando Kissinger gli ha predetto che non si ritirerà

Henry Kissinger e Mario Draghi (Jason DeCrow/AP Images for Appeal of Conscience Foundation)
Henry Kissinger e Mario Draghi (Jason DeCrow/AP Images for Appeal of Conscience Foundation)

Lunedì il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricevuto a New York il World Statesman Award, un premio attribuito ogni anno da una nota fondazione americana (la Appeal of Conscience Foundation) a un capo di stato o di governo che si sia distinto nella protezione degli ideali di pace, democrazia e tolleranza religiosa. Tra gli organizzatori dell’evento c’era Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano, a cui era stata affidata la “laudatio”, cioè la presentazione di Draghi alla platea.

A un certo punto del suo discorso, Kissinger ha accennato al fatto che il governo di Draghi è ormai dimissionario, e con una battuta ha detto: «Ogni volta che Draghi ha lasciato un incarico è sempre stata una pausa, e mai un ritiro permanente». A quel punto Draghi ha alzato le sopracciglia sorpreso, e ha fatto un sorriso ironico ed eloquente. Tutta la platea l’ha notato, e c’è stata una breve risata.

Da mesi Draghi sostiene che non mira a ricoprire particolari cariche politiche o istituzionali dopo la fine del suo incarico come presidente del Consiglio: anche nei giorni scorsi, quando gli era stato chiesto se fosse disponibile a un secondo mandato, la sua risposta era stata piuttosto secca e decisa.