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  • Mercoledì 3 aprile 2024

L’accorato saluto dei sudcoreani al panda Fu Bao, ritornato in Cina

La folla che saluta il camion con a bordo Fu Bao, il primo panda nato in Corea del Sud (AP Photo/Lee Jin-man)
La folla che saluta il camion con a bordo Fu Bao, il primo panda nato in Corea del Sud (AP Photo/Lee Jin-man)

Mercoledì mattina moltissime persone si sono ritrovate in un parco divertimenti vicino a Seul nonostante la pioggia per salutare il panda femmina Fu Bao, il primo esemplare a essere nato in Corea del Sud, nel 2020. Fu Bao sta tornando in Cina, il cui governo mantiene la proprietà di tutti i panda del mondo e della loro progenie: quelli che si trovano negli zoo all’estero sono concessi agli altri paesi in prestito con contratti che prevedono il pagamento alla Cina di grosse somme, tra 500mila e un milione di dollari ogni anno.

Fu Bao è diventata una delle attrazioni principali del parco divertimenti Everland, vicino alla capitale Seul, fin da quando è stata mostrata in pubblico per la prima volta nel 2021. Molte persone hanno pianto quando è stata caricata su un camion, che era stato modificato con sospensioni particolari per attutire gli scossoni dovuti al fondo stradale e decorato con grandi immagini del panda e la scritta «Incontrarti è stato un miracolo. Grazie, Fu Bao».

Fu Bao non appare in pubblico da un mese: era stata sottoposta a una quarantena per evitare che potesse diffondere fra i panda cinesi eventuali malattie contratte in Corea. I suoi genitori sono Ai Bao e Le Bao, due panda concessi dalla Cina alla Corea del Sud nel 2016 con un contratto di 15 anni. Nel 2023 avevano avuto due cucciole, le prime gemelle di panda nate in Corea del Sud.

Il panda gigante (Ailuropoda melanoleuca) è l’animale nazionale della Cina e uno tra gli animali selvatici più conosciuti e amati in tutto il mondo. Anche per questo da decenni il governo cinese usa i prestiti degli animali come strumento della propria politica estera, in quella che è nota come “diplomazia dei panda”. In pratica la Cina presta gli animali per programmi di conservazione della specie per ingraziarsi i paesi con cui è in buoni rapporti, e al contrario li richiede indietro quando i rapporti peggiorano, anche se spesso i motivi annunciati ufficialmente sono diversi.

La maggior parte degli individui esistenti in natura vive in Cina, che da decenni è impegnata in massicci sforzi per la loro preservazione e il loro ripopolamento. Grazie ai programmi per la conservazione degli animali, la popolazione di panda giganti ha ripreso ad aumentare, e secondo il WWF nel giro di dieci anni è cresciuta del 17 per cento, arrivando a 1.864 individui. Per questo, dal 2021 secondo il governo cinese i panda giganti non sono più a rischio di estinzione.

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