La sedia vuota nell’intervista della giornalista Christiane Amanpour al presidente iraniano Raisi

La sedia vuota nell'intervista della giornalista Christiane Amanpour al presidente iraniano Raisi

Giovedì la nota giornalista britannica di CNN Christiane Amanpour avrebbe dovuto intervistare il presidente iraniano Ebrahim Raisi al termine dell’Assemblea generale dell’ONU a New York, negli Stati Uniti. L’intervista era stata concordata da settimane, e sarebbe stata la prima di Raisi negli Stati Uniti dalla sua elezione, oltre che la prima grossa e rilevante dall’inizio delle proteste in Iran per la morte di Mahsa Amini, storia su cui il regime iraniano sembra avere ampiamente mentito.

L’intervista però è saltata all’ultimo momento, Raisi ha fatto attendere Amanpour per 40 minuti e poi ha mandato un suo assistente per dirle che non si sarebbe fatto intervistare se la giornalista non avesse indossato il velo (che è obbligatorio per le donne in Iran, ma certamente non fuori).

Raisi, ha detto Amanpour, le ha chiesto di indossare il velo perché in questo periodo nel calendario islamico sono i mesi sacri di Muharram e Safar. Amanpour si è però rifiutata, dicendo che in territorio statunitense non esistevano obblighi di quel tipo, e ha ricordato che nessun altro presidente iraniano le aveva mai chiesto di indossare il velo quando lo aveva intervistato fuori dall’Iran. Raisi, che viene considerato un ultraconservatore e fa parte di quel pezzo di regime iraniano più intransigente verso l’Occidente, ha deciso quindi di non presentarsi.

Amanpour, che è di origine iraniana e ha vissuto in gioventù a Teheran, ha pubblicato su Twitter una foto del set allestito per l’intervista, con la sedia vuota dove avrebbe dovuto essere seduto Raisi.

L’attacco di un gabbiano a Bauke Mollema durante i Mondiali di ciclismo

L'attacco di un gabbiano a Bauke Mollema durante i Mondiali di ciclismo

Mercoledì, durante i Mondiali di ciclismo su strada che si stanno svolgendo a Wollongong, in Australia, il ciclista olandese Bauke Mollema è stato “attaccato” da un gabbiano. Mollema stava pedalando in solitaria dopo un problema alla catena avuto nella prova mista a cronometro (una staffetta tra un terzetto maschile e uno femminile). Nonostante l’attacco è comunque riuscito a non cadere e a concludere la prova, in cui la squadra olandese è arrivata quinta. C’è chi ipotizza che all’origine del peculiare interesse del gabbiano nei confronti di Mollema possa esserci il fatto che sulla divisa della squadra olandese ci sono disegnati dei pesci.

Va detto, tuttavia, che quello a Mollema non è l’unico problema che gli uccelli hanno creato ai ciclisti e alle cicliste che sono in Australia per i Mondiali. Negli ultimi giorni, infatti, sono stati riportati diversi altri piccoli “attacchi”, in genere da parte di gazze australiane, nei confronti di corridori. Qualche giorno fa, un problema con una gazza lo aveva avuto proprio lo stesso Mollema.

I Mondiali di ciclismo su strada si concluderanno questo weekend con le due gare più attese: la prova in linea femminile di sabato e quella maschile di domenica, entrambe con arrivo nella prima mattina italiana.

Nel videogioco FIFA 23 si potrà usare la squadra della serie tv “Ted Lasso”

Nel videogioco FIFA 23 si potrà usare la squadra della serie tv “Ted Lasso”

EA Sports, l’azienda che sviluppa FIFA, il più famoso videogioco di calcio, ha annunciato che nella nuova edizione del gioco (FIFA 23, in arrivo a fine settembre) si potrà usare l’AFC Richmond, la squadra della serie televisiva Ted Lasso. Oltre alla squadra, nelle varie modalità di FIFA si potrà scegliere di usare anche lo stesso Ted Lasso, il protagonista della serie, interpretato dall’attore statunitense Jason Sudeikis.

Lasso è un allenatore di football americano finito per strane ragioni ad allenare una squadra di calcio inglese in piena crisi, senza sapere granché dell’Inghilterra e nemmeno del calcio. La prima stagione della serie uscì due anni fa. Da allora si è guadagnata un buon numero di spettatori, tanto da essere stata confermata rapidamente per una seconda e anche per una terza stagione.

— Leggi anche: FIFA non si chiamerà più FIFA

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