Carlo Calenda dice di voler aiutare Luigi Di Maio, sul serio

Carlo Calenda dice di voler aiutare Luigi Di Maio, sul serio

L’ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha pubblicato su Twitter un video in cui propone al suo successore, Luigi Di Maio, di dedicare il 30 per cento del suo tempo a una collaborazione con il ministero per occuparsi personalmente di alcuni casi di aziende in crisi che aveva seguito durante il suo mandato. Calenda cita i casi di Embraco, l’azienda brasiliana del gruppo Whirlpool, dell’ex Alcoa, stabilimento di produzione di alluminio, Ideal Standard, che produce sanitari e rubinetti, e la ex Lucchini, azienda siderurgica: sono tutti stabilimenti che rischiano di chiudere, e di cui Calenda si era occupato quando era ministro. Dice però che visto che Di Maio non ha tempo di occuparsene come sarebbe necessario, lui è disposto ad aiutare firmando un «accordo di riservatezza», per garantire che non sia un trucco per ottenere materiale compromettente contro il Movimento 5 Stelle.

La canzone per Genova di Paolo Kessisoglu

La canzone per Genova di Paolo Kessisoglu

È stato pubblicato oggi un estratto di “C’è da fare”, il brano scritto dal comico e presentatore genovese Paolo Kessisoglu per raccogliere fondi per la città di Genova. Insieme a lui, la canzone è cantata da venticinque artisti italiani, tra i quali Arisa, Gianni Morandi, Gino Paoli, Giorgia, Giuliano Sangiorgi, Ivano Fossati, J-Ax, Lo Stato Sociale, Luca Carboni, Malika Ayane e Max Gazzè. La canzone sarà disponibile da domani online e nei negozi Feltrinelli. Come da accordi con regione e comune di Genova, i proventi andranno all’Associazione “Occupy Albaro”, la quale li impegnerà nel progetto per la riqualificazione territoriale della zona della Valpolcevera, l’area più colpita dal crollo del ponte Morandi dello scorso 14 agosto.

La discussa esultanza di Diego Simeone al primo gol di Atletico-Juventus

La discussa esultanza di Diego Simeone al primo gol di Atletico-Juventus

Uno degli episodi più discussi di Atletico Madrid-Juventus, l’andata degli ottavi di Champions League giocata mercoledì in Spagna, è l’esultanza dell’allenatore argentino Diego Pablo Simeone al primo gol dell’Atletico Madrid, segnato dal difensore José Gimenez a una decina di minuti dal termine. Dopo il gol Simeone si è girato verso la sua panchina e la tribuna principale dello stadio Wanda Metropolitano facendo così:

 

Nelle interviste al termine della partita, vinta 2-0 grazie al gol del difensore Diego Godin, Simeone ha detto che l’esultanza gli è venuta spontanea e che non era rivolta alla Juventus o ai suoi tifosi – come qualcuno ha pensato per i suoi trascorsi all’Inter, squadra che sostiene di voler allenare in futuro – ma un modo per sottolineare la tenacia mostrata dalla squadra (lui ha Sky ha detto «i coglioni») in una partita difficile in cui l’Atletico si era visto revocare dal VAR un calcio di rigore e un gol segnato di testa. Simeone ha poi aggiunto di non trovarlo comunque un gesto elegante e di essersi fatto trasportare dal momento.

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