Alle Olimpiadi di Pechino ci si potrà riposare in queste cabine tecnologiche per diminuire gli spostamenti

(AP Photo/Jae C. Hong)
(AP Photo/Jae C. Hong)

Al media center allestito a Pechino per le Olimpiadi invernali, cioè nel posto da cui i giornalisti seguiranno l’evento, sono state predisposte una ventina di cabine dove il personale accreditato potrà riposarsi e fare un sonnellino senza lasciare la struttura, per limitare così gli spostamenti non necessari all’interno della “bolla” del villaggio olimpico. I protocolli sanitari imposti dalle autorità cinesi per limitare i contagi da coronavirus sono infatti piuttosto rigidi, e ogni spostamento prevede regole specifiche e controlli.

Alle cabine si potrà accedere col telefono. I letti all’interno sono gli stessi che useranno gli atleti nei villaggi olimpici, e che in questi giorni sono stati particolarmente apprezzati. A differenza di quelli usati a Tokyo la scorsa estate, fatti di cartone riciclabile, quelli a Pechino sono dei letti veri e propri, regolabili con un telecomando o con il proprio telefono. Fra le modalità disponibili c’è quella a gravità zero, che solleva testa e piedi appena sopra il livello di busto e torace per favorire la circolazione del sangue e rilassare il sistema nervoso.

Le cabine, progettate dall’azienda cinese Keeson Technology appositamente per i Giochi di Pechino, potranno essere usate al massimo per un’ora e verranno sanificate in modo semi-automatico dopo ogni uso. In questo modo i giornalisti e il resto del personale accreditato potranno rimanere più a lungo nello stesso luogo all’interno della cosiddetta “bolla a circuito chiuso” di Pechino che terrà separati partecipanti e ospiti dal resto della popolazione per tutta la durata della manifestazione.

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