Lo scambio da 48 colpi cruciale nella grande vittoria di Matteo Berrettini contro Alexander Zverev

Matteo Berrettini, 28 anni (Clive Brunskill/Getty Images)
Matteo Berrettini, 28 anni (Clive Brunskill/Getty Images)

Martedì pomeriggio Matteo Berrettini ha battuto il tennista tedesco Alexander Zverev nel secondo turno del prestigioso torneo Masters 1000 di Montecarlo, con il punteggio di 2-6, 6-3, 7-5. Zverev è il numero 2 della classifica mondiale e Berrettini non era mai riuscito finora a vincere contro uno dei primi due giocatori del ranking: è una vittoria notevole, insomma, e la conferma che il tennista italiano è tornato a giocare a un livello eccellente. Sul 5-5 del terzo e decisivo set, sul punteggio di 40-40 in un game in cui serviva Zverev, c’è stato uno scambio lungo ed estenuante per i due tennisti, vinto al quarantottesimo colpo da Matteo Berrettini, che poi ha ottenuto anche il punto successivo, vincendo il game e chiudendo infine la partita nel successivo game al servizio (chi non ha familiarità con punteggi e gergo del tennis può dare un’occhiata qui).

dal minuto 1:20

Lo scambio è esemplificativo di una partita lunga e incerta soprattutto nel terzo set, nel quale Matteo Berrettini ha prima fatto il break (ha cioè vinto un game con Zverev al servizio) portandosi sul 5-3, e poi ne ha subìto uno a sua volta, con Zverev che è tornato in parità sul 5-5. È stata anche un’azione, quella da 48 colpi, nella quale si sono visti i recenti miglioramenti di Berrettini al rovescio, un colpo in cui è stato storicamente un po’ carente, ma nel quale oggi è diventato più efficace non solo quando lo fa in back, cioè con un effetto che tende a far rimbalzare la pallina all’indietro, verso chi l’ha colpita.

Con questa vittoria Berrettini, numero 35 del ranking, si è qualificato per il terzo turno, nel quale affronterà il vincente della partita tra l’italiano Lorenzo Musetti e il ceco Jiri Lehecka. La sconfitta di Zverev ha anche dato a Jannik Sinner l’aritmetica certezza che quando il mese prossimo tornerà dalla squalifica sarà ancora il numero 1 del ranking, perché il tedesco non ha più possibilità di ottenere i punti necessari a raggiungerlo.