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  • Venerdì 23 settembre 2022

La strana versione di Berlusconi su come sia iniziata la guerra in Ucraina

Giovedì sera, intervistato da Bruno Vespa nel programma televisivo di Rai 1 Porta a Porta, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha parlato dell’invasione russa dell’Ucraina, fornendo una versione sconclusionata dei motivi della guerra, attribuendone la responsabilità alla popolazione russa e alle repubbliche separatiste del Donbass più che al presidente russo Vladimir Putin.

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Secondo Berlusconi, il presidente russo Vladimir Putin «è caduto in una situazione veramente difficile e drammatica» e avrebbe deciso di invadere l’Ucraina per difendere la popolazione delle repubbliche filorusse del Donbass dagli attacchi ucraini, che sarebbero stati ordinati dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Berlusconi ha aggiunto che Putin «è stato spinto dalla popolazione russa, dal partito, dai ministri, a inventarsi questa operazione speciale, per cui le truppe russe sarebbero dovute arrivare a Kiev in una settimana, e sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky».

Per Berlusconi le cose non sono andate come aveva previsto la Russia perché c’è stata «una resistenza imprevista e imprevedibile da parte delle truppe ucraine, che poi sono state anche foraggiate con armi di tutti i tipi da parte dell’Occidente». Ha poi concluso dicendo che ora la situazione è diventata difficile da tenere sotto controllo «anche perché, non ho capito il motivo, le truppe russe si sono sparse in giro per l’Ucraina, mentre secondo me avrebbero dovuto soltanto fermarsi intorno a Kiev».

Le dichiarazioni di Berlusconi riflettono quella che è la versione ufficiale del governo russo, che ha sempre sostenuto che l’invasione fosse un modo per difendere la popolazione russofona delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk e per “denazificare” l’Ucraina, due argomenti che però sono sempre stati giudicati pretestuosi e basati su premesse false dalla comunità internazionale.

La parole di Berlusconi non sorprendono più di tanto, dato che il leader di Forza Italia è stato per molti anni uno stretto alleato e amico personale di Putin e fino a pochi mesi fa aveva evitato di criticare l’invasione dell’Ucraina.