I calciatori dell’Arabia Saudita non hanno partecipato al minuto di silenzio per i morti dell’attentato di Londra

Prima del calcio d’inizio della partita fra le nazionali di Australia e Arabia Saudita, giocata oggi alle 12 (ora italiana) ad Adelaide e valida per le qualificazioni asiatiche ai Mondiali del 2018, c’è stato un minuto di silenzio in ricordo dei morti nell’attentato di Londra di sabato scorso – fra cui due cittadini australiani – organizzato dalla federazione calcistica nazionale. Nel calcio, in occasione dei minuti di silenzio, le due squadre in campo si posizionano lungo il cerchio del centrocampo e rispettano insieme il silenzio, che inizia e finisce con un fischio dell’arbitro. Ad Adelaide solo l’Australia si è portata a centrocampo. I giocatori dell’Arabia Saudita sono rimasti nella propria metà campo, schierati come se la partita stesse per iniziare: alcuni – la maggior parte, a giudicare dalle immagini – sono rimasti in piedi guardando avanti, verso il centrocampo, altri invece, fra cui il capitano Motaz Hawsawi, sono rimasti nella loro zona di campo continuando il riscaldamento o sistemandosi scarpe e calzettoni.

I minuti di silenzio possono essere organizzati dalla FIFA o, come in questo caso, dalle federazioni che ospitano o partecipano ad un incontro ufficiale. Australia-Arabia Saudita era una partita di qualificazione ai Mondiali organizzata dall’Asian Football Federation (AFC), la confederazione di calcio asiatica, che aveva approvato la richiesta del minuto di silenzio avanzata dalla federazione australiana. Adam Peacock, noto giornalista australiano di Fox Sports, ha scritto su Twitter che la federazione saudita è stata informata per tempo del minuto di silenzio, negando però la propria partecipazione senza dare alcuna motivazione, anche dopo la richiesta di spiegazioni da parte della federazione australiana, che poi ha mantenuto il minuto di silenzio previsto.

L’Arabia Saudita è allenata dall’olandese Bert van Marwijk. Sono olandesi anche i suoi collaboratori – almeno tre – presenti in panchina ad Adelaide, ma nessuno di loro è stato ripreso durante il minuto di silenzio. Nei paesi arabi il minuto di silenzio prima di un evento sportivo si vede raramente, ma è capitato: l’ultima volta nell’amichevole dello scorso dicembre tra il Barcellona e la squadra saudita dell’Al-Ahli Gedda.

Venerdì la federazione saudita si è scusata per l’accaduto attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, scrivendo che i membri della rappresentativa nazionale non intendevano offendere o mancare di rispetto ai morti di Londra e ai loro familiari.