Mettersi nei panni, ma nei panni veri

Qualche giorno fa sul Post abbiamo consegnato ai lettori una riflessione e abbiamo chiesto di condividerla: riguardava la questione delle vignette satiriche dedicate all’Islam e a Maometto, e in particolare la scelta se pubblicarle o meno in casi minori, in cui non ci siano minacce o persecuzioni immediate contro cui schierarsi senza dubbio.

Il dibattito è tuttora molto interessante, ha avuto un seguito, e qui vorrei aggiungere un aspetto che mi è stato suggerito da un articolo sull’Atlantic che ha raccolto i pareri di diversi disegnatori. Il disegnatore musulmano Husna Haq fa l’esempio di Martin Luther King, e mi sono chiesto se non abbia ragione nel suggerire che la nostra percezione di cosa significhi Maometto per molti musulmani sia superficiale. Quindi provo a metterla così: immaginate che qualcuno disegni una vignetta che prende in giro Giovanni Falcone, o lo disegna come un porco.

Fa pensare un po’ di più, o no?


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).