Lunedì inventerà il “sorpasso”

Le proposte shock sono quello che sono, una sequela di sciocchezze che hanno prodotto fin qui soprattutto smentite e retromarce. Per il cronoprogramma di Berlusconi, invece, tanto di cappello. La curva dei consensi in salita disegnata a tavolino con Alessandra Ghisleri prevedeva esattamente quello è stato annunciato ieri sera: di ritrovarsi sotto di due punti alla vigilia del black-out che la legge impone alla pubblicazione dei sondaggi elettorali.
Sicché da domani mattina, senza possibilità di verifica ufficiale, il Pdl potrà far girare qualsiasi voce. I mezzi non gli mancano, la spudoratezza neppure. A occhio direi che il “sorpasso” del centrodestra sul centrosinistra sarà annunciato lunedì sera, a due settimane esatte dal voto, subito prima che le serate di Sanremo sottraggano appeal ai talk show televisivi.

Berlusconi è maestro in questo genere di orchestrazione. L’assurdo proibizionismo trascinato con sé dalla par condicio è il suo miglior alleato. Il tentativo di Swg di tenere aperto sulla rete un canale di pubblicazione di sondaggi quanto meno verosimili è stato stoppato dall’AgCom. Con la conseguenza che proprio il web e i social network saranno, per quindici giorni e fino all’ultima ora, teatro di una colossale battaglia condotta a colpi di spin, boatos, informazioni non verificabili, finti entusiasmi e autentiche ondate di panico.
È il terreno preferito dal Cavaliere, quello dell’inattendibilità che rende tutto possibile. È il terreno peggiore per Bersani, che faticherà a tenere la trincea della serietà delle proposte, del realismo, dell’effettiva domanda di stabilità da parte dell’opinione pubblica.

In realtà i calcoli di Berlusconi potrebbero saltare su un ostacolo che si chiama M5S. L’aria che tira è che, molto più che i berlusconiani siano i grillini ad avere di nuovo il vento nelle vele. E una cosa l’abbiamo capita in questi mesi: se cresce Grillo non cresce Berlusconi e viceversa. I vasi comunicanti sono fra loro due. Populismo contro populismo. Mille euro in tasca per ogni italiano contro la restituzione dell’Imu al portatore.

Questa sarà la musica che sentiremo suonare, sempre più alta. Preparatevi, perché i prossimi quindici giorni saranno per gente col cuore e i nervi saldi.

Stefano Menichini

Giornalista e scrittore, romano classe 1960, ha diretto fino al 2014 il quotidiano Europa, poi fino al 2020 l’ufficio stampa della Camera dei deputati. Su Twitter è @smenichini.