Illimitatamente

Sono alla fermata del tram, e accanto a me si raduna un gruppo di ragazzini, immagino diretti a scuola. Ne arrivano altri, si riconoscono e salutano da lontano, e uno del “mio” gruppo si porta davanti a tutti e con dei movimenti un po’ goffi (da pinguino, realizzerò dopo) comincia a cantare forte “amo fare due cose contemporaneamente…” e all’improvviso tutti quanti, quelli lì sotto la pensilina e quelli che stanno arrivando si uniscono “… come navigare, messaggiare, ILLIMITATAMENTEEEE!”. È una specie di flashmob, ma non organizzato, e dà l’idea che la scena si sia ripetuta già mille volte nelle ultime tre settimane e che si ripeterà ancora durante la giornata e i giorni a venire.
In molti l’avevano notato, nei giorni di Sanremo: tra tutte le canzoni del Festival che abbiamo sentito per la prima volta, quella che è rimasta immediatamente più appiccicata alle orecchie di tutti – complice una reiterazione straordinaria rispetto alle altre – è “Illimitatamente”, eseguita dal pinguino Pino nello spot di Vodafone trasmesso durante tutte le serate. E scritta e cantata da Elio e le Storie Tese, che nel frattempo al festival partecipavano con altre due canzoni assai lodate e premiate ma lontanissime dalla orecchiabilità e dalle prospettive di successo di “Illimitatamente”.
Il che ci lascia a tre alternative: riflettere criticamente su questo risultato, riflettere compiaciuti di questo risultato, o passare le giornate a canticchiare da pinguini “ILLIMITATAMENTEEEE!”.


Altre cose:

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).