Il ruolo di Bersani

Non si sa se Bersani abbia in questo momento la forza politica per far passare una modifica così importante delle regole Pd come l’elezione del segretario in primarie riservate ai soli iscritti.
Il peso dell’ex leader del partito non può essere sottovalutato, ci sono anche segnali nel senso di una continuità: le responsabilità sull’organizzazione, ruoli chiave nella comunicazione, la stessa sistemazione logistica di Bersani al Nazareno (la stanza di fronte a quella del suo successore).
Ci sono però anche segnali nella direzione opposta, come lo scarso entusiasmo suscitato dal documento congressuale dei bersaniani presso le componenti ex popolari alle quali era diretto come profferta di alleanza.
Il fatto evidente è che la maggioranza che ha retto il Pd per oltre tre anni non c’è più. Il rimescolamento è inevitabile, Epifani ne è l’emblema e il motore, tutto sta vedere se e come Renzi saprà fungere da polo di coagulo.
Siccome però Bersani è una figura importante, un pezzo di storia del partito, sarebbe importante che non riducesse il proprio ruolo a quello di frenatore od ostacolo alle possibilità altrui. Che poi sono le possibilità della famosa e amata ditta.

Stefano Menichini

Giornalista e scrittore, romano classe 1960, ha diretto fino al 2014 il quotidiano Europa, poi fino al 2020 l’ufficio stampa della Camera dei deputati. Su Twitter è @smenichini.