È morta Brigitte Bardot

È stata una delle attrici più affascinanti, famose e discusse della storia del cinema e non solo: aveva 91 anni

Brigitte Bardot sul set
Sul set nel 1970 (Sunset Boulevard/Getty Images)
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È morta Brigitte Bardot, una delle attrici più celebri della storia del cinema, riferimento di stile e cantante di successo. Conosciuta anche semplicemente con le sue iniziali, B.B., Bardot rappresentò un ideale di bellezza e sensualità inedita per gli anni Cinquanta e Sessanta, e nella cultura popolare del tempo ebbe un impatto paragonabile solo a quello di attrici come Sophia Loren e Marilyn Monroe.

Recentemente era stata ricoverata due volte all’ospedale privato Saint-Jean di Tolone, nel sud della Francia, e aveva subito un delicato intervento chirurgico per una grave malattia. Aveva compiuto 91 anni lo scorso 28 settembre.

Tra le interpretazioni più riuscite e ricordate di Bardot ci sono quelle in Piace a troppi (noto anche come E dio creò la donna), Il disprezzo La verità. Anche se non recitava più dai primi anni Settanta, nell’ultimo mezzo secolo si era continuato a parlare di lei un po’ per il suo impegno per i diritti degli animali e un po’ per certe posizioni controverse. Nell’immaginario collettivo d’altra parte Bardot è sempre stata vista come una diva diversa da tutte le altre: più estroversa, dissacrante e “scandalosa”, sempre pronta a ostentare opinioni contrarie alla morale comune.

Il ruolo che rese Bardot una celebrità fu quello della ragazza disinibita e sfrontata che crea un certo scompiglio nel paesino di Saint-Tropez in Piace a troppi, del 1956. Giornalisti e critici cinematografici rimasero molto colpiti dalla celeberrima scena di ballo in cui si muove come se fosse in trance, incarnando un ideale di sensualità quasi oltraggioso per i tempi, e cominciarono così a descriverla come il simbolo di uno stile di vita esuberante, disinvolto e libertino. Anche grazie all’enorme popolarità del film, Saint-Tropez diventò peraltro una delle mete turistiche più note della Costa Azzurra.

Nel 1960 Bardot recitò in La verità di Henri-Georges Clouzot, che in Francia fu un grande successo e venne candidato come miglior film straniero agli Oscar, mentre due anni dopo recitò con Marcello Mastroianni in Vita privata di Louis Malle. Un altro regista che contribuì alla sua consacrazione fu Jean-Luc Godard, che la volle come protagonista del film Il disprezzo (1963), che esaltò non solo la sua bellezza, ma anche le sue doti di attrice drammatica. Già in quel periodo alla carriera da attrice affiancò quella da cantante, collaborando soprattutto con il paroliere Serge Gainsbourg. Il loro album più famoso fu Bonnie and Clyde, pubblicato nel 1968.

Il successo di Bardot fu da subito talmente grande che per lei era impossibile farsi vedere in pubblico senza essere avvicinata da giornalisti e curiosi, o perseguitata da paparazzi che spuntavano ovunque: «So cosa si prova a essere braccati», raccontò in un’intervista al Guardian nel 2019. Bardot scelse di lasciare il cinema nel 1973, a soli 39 anni. La sua enorme celebrità l’aveva ormai «soffocata».

A differenza di altre attrici del suo tempo, come Gina Lollobrigida e Sophia Loren, Bardot non veniva dalla classe operaia. Nacque il 28 settembre del 1934 in una famiglia agiata e cattolica di Parigi, crebbe in un appartamento di lusso non distante dalla Torre Eiffel e a 13 anni cominciò a studiare danza classica. La sua vita cambiò nel marzo del 1950 quando, a 15 anni, posò per la rivista Elle: fu notata da Roger Vadim, che allora era un aspirante regista, ne restò impressionato e la convinse a diventare attrice.

Bardot e Vadim si sposarono quando lei compì 18 anni, e avevano già avviato una relazione lavorativa che culminò appunto in Piace a troppi. Si lasciarono nel 1957, ma la loro complicità artistica proseguì. Negli anni successivi lavorarono insieme in altri quattro film: Gli amanti del chiaro di luna (1958), A briglia sciolta (1961), Il riposo del guerriero (1962) e Una donna come me (1973), che fu l’ultimo film di Bardot assieme a Colinot l’alzasottane, dello stesso anno.

Bardot si sposò altre tre volte: con l’attore Jacques Charrier, da cui ebbe un figlio; con il milionario tedesco Gunter Sachs, da cui divorziò nel 1969; e infine con l’imprenditore Bernard d’Ormale, molto vicino al partito dell’estrema destra francese di Marine Le Pen, con cui rimase fino alla morte. Dopo aver lasciato il cinema continuò a vivere nella sua villa di Saint-Tropez, e si ritirò quasi completamente dalla vita pubblica.

Dagli anni Ottanta di lei si è parlato soprattutto per la sua fondazione per i diritti degli animali, per le simpatie per l’estrema destra francese e per alcune uscite omofobe e critiche dell’Islam. Bardot comunque non nascose mai di essere una conservatrice, e lontana anche dalle istanze femministe. Lo scorso maggio in una delle sue rare interviste aveva difeso il noto attore francese Gérard Depardieu, poi condannato per aggressione sessuale, e in precedenza aveva criticato anche il movimento #MeToo.

A inizio ottobre aveva pubblicato in Francia Mon BBcédaire, un libro in cui racconta la sua vita e la sua carriera. A metà anni Novanta aveva già scritto un’autobiografia, pubblicata in Italia da Bompiani nel 2003: Mi chiamano B.B..