«I rappresentanti russi partecipano a lunghi colloqui» ha scritto Zelensky «ma in realtà a parlare per loro sono i Kinzhal e gli Shahed» (i Kinzhal sono missili ipersonici particolarmente avanzati; gli Shaded sono droni, entrambi in dotazione all’esercito russo). «Questo è il vero atteggiamento di Putin e del suo cerchio ristretto. Non vogliono la fine della guerra e sfruttano qualsiasi occasione per infliggere all’Ucraina una sofferenza sempre maggiore».
Nelle ultime settimane le trattative per la fine della guerra in Ucraina si sono arenate su due proposte, apparentemente inconciliabili, mediate dagli Stati Uniti separatamente con russi e ucraini.
La prima è un piano in 28 punti presentato a fine novembre da Stati Uniti e Russia (poi ridotto a 19 punti), molto sbilanciato a favore della Russia. La seconda è l’alternativa presentata da Stati Uniti e Ucraina: un piano in 20 punti che tra le altre cose propone di risolvere una delle questioni più complicate per la fine della guerra – ovvero il controllo del Donbas – creando una zona demilitarizzata da cui si dovrebbero ritirare sia russi che ucraini. Il Donbas è composto da due regioni ucraine: Donetsk, di cui in questo momento l’Ucraina controlla circa il 20 per cento; e Luhansk, che è tutta in mano russa. Anche nell’opzione remota in cui fosse accettato dalla Russia, nell’idea di Zelensky il piano dovrebbe passare da un referendum in Ucraina.
Zelensky ha già accusato più volte Putin di non essere davvero disposto a trattare. Da mesi è arenato su posizioni massimaliste che l’Ucraina, e molti analisti, ritengono irricevibili: una di queste è appunto la pretesa che l’Ucraina ceda alla Russia anche i territori del Donbas che non ha ancora conquistato; un’altra è che si impegni formalmente a non entrare nella NATO, l’alleanza militare occidentale. Al contrario il punto su cui Zelensky insiste sono le garanzie di sicurezza, cioè gli impegni che chiede agli alleati occidentali (Stati Uniti e Unione Europea) per assicurarsi il loro appoggio nel caso la Russia decidesse di attaccare di nuovo in futuro.
Domenica è previsto un incontro tra Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida; il presidente ucraino ha fatto sapere che prima di incontrare Trump si confronterà al telefono con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e altri leader europei.