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  • Mercoledì 24 dicembre 2025

È stato ordinato un esame psicologico sui genitori della “famiglia nel bosco”

Potrebbe allungare i tempi per un eventuale ricongiungimento con i figli, che ora sono ospitati in una casa famiglia

La casa nel bosco a Palmoli dove vivevano Nathan Trevallion e Catherine Birmingham con i tre figli (ANSA/Antonella Salvatore)
La casa nel bosco a Palmoli dove vivevano Nathan Trevallion e Catherine Birmingham con i tre figli (ANSA/Antonella Salvatore)
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Il tribunale per i minorenni dell’Aquila ha ordinato che venga fatta un’indagine psicologica su Catherine Birmingham e Nathan Trevallion, i due genitori della famiglia che viveva nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti, in Abruzzo. L’ordinanza in questione era stata emessa in realtà l’11 dicembre e il testo era stato inviato agli avvocati dei genitori lunedì, ma se n’è avuta notizia solo dopo l’anticipazione del Tg1. I risultati dell’indagine psicologica, secondo il Tg1, dovranno essere depositati entro 120 giorni. Questo potrebbe allungare i tempi necessari affinché il tribunale decida sull’eventuale ricongiungimento tra i genitori e i tre figli, che ora si trovano in una casa famiglia a Vasto, con la possibilità di vedere la madre tre volte al giorno.

L’incarico di svolgere gli esami è stato affidato alla psichiatra Simona Ceccoli. Lo scopo, scrivono i giudici, è verificare le competenze genitoriali dei due adulti e la loro capacità di riconoscere i bisogni psicologici (soprattutto affettivi ed educativi) dei figli. Il tribunale ha disposto un’indagine psicologica anche sui bambini, per accertare le loro attuali condizioni di vita, il loro sviluppo cognitivo, psicologico e affettivo (cioè legato alle emozioni), quali siano le loro figure di riferimento e quali i loro modelli di comportamento.

Nell’ordinanza, i giudici del tribunale per i minorenni hanno parlato di una «notevole rigidità» da parte dei genitori nell’aderire ai loro valori e alle loro scelte di vita, a cui non sembrano voler rinunciare nemmeno in situazioni di emergenza. A questo proposito citano un episodio in cui la madre si oppose all’applicazione di un sondino naso-gastrico sul figlio ricoverato in ospedale.

I giudici hanno scritto anche che la coppia ha «scarse competenze negoziali» e non sembra voler collaborare con gli operatori sociali e con gli avvocati nell’interesse dei bambini. Secondo i giudici, per esempio, la madre starebbe pretendendo che i bambini mantengano anche nella casa famiglia in cui si trovano abitudini e orari uguali a quelli che avevano nel bosco, e diversi da quelli degli altri bambini.

I giudici si riferiscono anche al fatto che qualche settimana fa l’avvocato dei due genitori, Giovanni Angelucci, ha rinunciato all’incarico dicendo, tra le altre cose, che la coppia aveva rifiutato molte sue proposte per provare a risolvere la situazione. Ora è stato sostituito dagli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas.

Il caso della “famiglia nel bosco” ha attirato molta attenzione negli ultimi mesi. Trevallion, 51enne inglese, in passato aveva lavorato come cuoco, boscaiolo e artigiano, mentre Birmingham, 45enne australiana, come insegnante di equitazione. Avevano deciso di trasferirsi a Palmoli, dove vivevano in una casa senza corrente elettrica e con servizi igienici a secco all’esterno. Non lavoravano, mangiavano perlopiù il cibo che coltivavano e bevevano l’acqua prelevata da un pozzo. L’istruzione dei tre figli, tra i 6 e gli 8 anni, era affidata a qualcosa di simile all’istruzione parentale, anche detta homeschooling. Alla fine del 2024 la famiglia era finita in ospedale per una grave intossicazione da funghi e i carabinieri li avevano segnalati ai servizi sociali.

Lo scorso novembre il tribunale per i minorenni ha sospeso la responsabilità genitoriale della coppia, valutando che la sistemazione abitativa non fosse adeguata per i bambini, che sono stati spostati nella casa famiglia. La corte d’appello dell’Aquila ha rigettato il ricorso dei genitori, che si erano opposti alla decisione del tribunale. La casa del bosco è in fase di ristrutturazione, mentre Trevallion ha accettato di trasferirsi in una casa offerta in comodato d’uso alla famiglia da un ristoratore del posto.