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  • Domenica 21 dicembre 2025

In Spagna c’è un’elezione regionale particolarmente importante

Si vota in Extremadura e sarà un test per il primo ministro Pedro Sánchez, dopo i recenti scandali nel suo partito

Pedro Sánchez e il candidato del suo partito, Miguel Ángel Gallardo, all'evento di chiusura della campagna elettorale, il 19 dicembre
Pedro Sánchez e il candidato del suo partito, Miguel Ángel Gallardo, all'evento di chiusura della campagna elettorale, il 19 dicembre (Javier Cintas / Europa Press/ABACAPRESS.COM)
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Oggi in Spagna c’è un’elezione regionale che ha acquisito un’importanza e una visibilità maggiori del solito, perché è la prima da quando il governo socialista di Pedro Sánchez è entrato in crisi. Si vota in Extremadura, nel sudovest del paese, dove i Socialisti sono stati per lungo tempo il partito dominante: l’hanno governata per 36 degli ultimi 42 anni, cioè quasi sempre dalla fine della dittatura di Francisco Franco. Anche per questo, le elezioni sono considerate un test per la popolarità di Sánchez e dei Socialisti dopo gli scandali di questi mesi.

Dalla scorsa estate Sánchez è alle prese con la più grave crisi politica da quando ha iniziato a governare nel 2018. Tre dei principali dirigenti dei Socialisti, molto vicini al primo ministro, sono stati coinvolti in un grosso caso di corruzione e due di loro sono in carcere (l’ex ministro dei Trasporti, José Luis Ábalos, e il suo collaboratore Koldo García).

Poche settimane fa c’è stato un altro caso sia giudiziario che politico. La Corte suprema ha fatto decadere il procuratore generale Álvaro García Ortiz, nominato da Sánchez, accusandolo di rivelazione di segreto d’ufficio ai danni della presidente della regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, una delle principali leader dei Popolari (il partito di centrodestra che è il principale dell’opposizione).

Il leader di Vox, Santiago Abascal, durante un comizio a Badajoz, il 16 dicembre

Il leader di Vox, Santiago Abascal, durante un comizio a Badajoz, il 16 dicembre (Javier Cintas/Contacto via ZUMA Press)

Infine, più recentemente, i Socialisti sono stati accusati, anche dai loro alleati progressisti, di non avere gestito adeguatamente alcuni casi di presunte molestie sessuali. A inizio dicembre Sánchez si è scusato, assumendosene la responsabilità, per l’esitazione con cui i Socialisti avevano trattato le accuse a Francisco Salazar, uno dei principali collaboratori di Sánchez, arrivate da donne del partito. Altri casi hanno coinvolto funzionari locali, tra cui il presidente di una provincia (tutti, incluso Salazar, hanno respinto le accuse).

Il candidato presidente dei Socialisti in Extremadura, Miguel Ángel Gallardo, è indagato per presunto traffico di influenze, sulla base della denuncia di un’organizzazione di estrema destra, famosa per farne di false o inconcludenti. Ángel è accusato da questa organizzazione (si chiama Manos Limpias, “mani pulite”, e si definisce un sindacato) di avere assegnato in passato un incarico fittizio al fratello del primo ministro, David Sánchez.

Il primo ministro insieme al candidato dei Socialisti, Miguel Ángel Gallardo, il 19 dicembre a Badajoz

Il primo ministro insieme al candidato dei Socialisti, Miguel Ángel Gallardo, il 19 dicembre a Badajoz (Javier Cintas / Europa Press/ABACAPRESS.COM)

L’obiettivo dei Socialisti a queste elezioni è, insomma, limitare i danni. Al giro precedente, nel 2023, erano arrivati primi a poca distanza dai Popolari, che però erano riusciti a esprimere il governo regionale alleandosi col partito di estrema destra Vox, finché non ci avevano litigato. I Popolari puntano a ottenere la maggioranza assoluta, ossia almeno 33 seggi, per non doversi nuovamente alleare con Vox, ma non è detto che ci riescano (nei sondaggi sono comunque in netto vantaggio sui Socialisti, col 42 per cento).

Sánchez si è molto speso durante la campagna elettorale in Extremadura, ma dice che il voto non avrà conseguenze per il governo nazionale. I Popolari invece sostengono il contrario: il loro leader Alberto Núñez Feijóo ha parlato di un «effetto domino» riferendosi alle altre tre elezioni regionali previste nei prossimi mesi. Si voterà in Aragona (febbraio), Castilla e León (marzo) e Andalusia (a giugno), tutti posti dove i Socialisti sono messi peggio che in Extremadura.

– Leggi anche: In Spagna un altro caso giudiziario è anche molto politico