I ribelli dell’M23 hanno detto che si ritireranno da Uvira, nella Repubblica Democratica del Congo, su richiesta degli Stati Uniti

Pendolari del Burundi che lavorano a Uvira e che, dopo la presa dell'M23, sono rimasti bloccati per la chiusura del confine dovuta ai combattimenti, 14 dicembre 2025 (AP Photo/Moses Sawasawa)
 
 

Pendolari del Burundi che lavorano a Uvira e che, dopo la presa dell'M23, sono rimasti bloccati per la chiusura del confine dovuta ai combattimenti, 14 dicembre 2025 (AP Photo/Moses Sawasawa)

 

 

Nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) il gruppo ribelle M23 ha detto che su richiesta degli Stati Uniti si ritirerà dalla città di Uvira, nell’est del paese, che aveva conquistato appena una settimana fa. È una cosa piuttosto notevole perché l’M23, che da anni combatte contro il governo congolese per il controllo delle regioni minerarie orientali, non era stato coinvolto nelle trattative mediate dagli Stati Uniti tra RDC e Ruanda (ne sta conducendo di separate in Qatar).

La conquista di Uvira era infatti avvenuta pochi giorni dopo la firma dell’accordo di pace statunitense, dimostrando immediatamente la sua fragilità. Questa è dovuta al fatto che una delle parti dell’accordo, il Ruanda, ufficialmente nega di avere un ruolo nella guerra e di appoggiare i ribelli (anche se molte prove dimostrano il contrario), e non è chiaro fino a che punto li controlli effettivamente.

Dopo la conquista di Uvira però l’amministrazione Trump aveva accusato direttamente il Ruanda per la ripresa dei combattimenti, e l’ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite Mike Waltz aveva promesso che gli Stati Uniti «avrebbero usato tutti i mezzi a [loro] disposizione per far chiamare alle proprie responsabilità i sabotatori della pace». Poco dopo Corneille Nangaa, leader di un’alleanza di ribelli che include l’M23, aveva annunciato il ritiro del gruppo dalla città. Non è chiaro comunque quando avverrà: l’agenzia Associated Press ha scritto che martedì i residenti di Uvira hanno segnalato ancora la presenza dei miliziani.

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