I giornalisti Andrezj Poczobut e Mzia Amaglobeli hanno vinto il Premio Sakharov per la libertà di pensiero

Andrzej Poczobut e Mzia Amaghlobeli in tribunale rispettivamente a Grodno, Bielorussia, 16 gennaio 2023, e a Batumi, Georgia, 1 febbraio 2025 (foto Leonid Shcheglov/Pool via AP, e Formula TV via AP)
Martedì la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha annunciato i vincitori del Premio Sakharov per la tutela della libertà di pensiero, il più importante riconoscimento per i diritti umani in Europa: sono il giornalista bielorusso Andrezj Poczobut e la giornalista georgiana Mzia Amaglobeli, detenuti nei rispettivi paesi per motivi politici. Metsola ha detto che il riconoscimento è stato assegnato a Poczobut e Amaglobeli per la loro «coraggiosa lotta per la libertà di espressione e per il futuro democratico della Bielorussia e della Georgia», e ha chiesto la loro liberazione immediata a nome del Parlamento europeo. I premi sono stati ritirati dalla figlia di Poczobut, Jana, e dalla giornalista Irma Dimitradze, una collega di Amaglobeli.
Il Premio Sakharov esiste dal 1988, è intitolato allo scienziato e dissidente sovietico Andrei Sakharov e viene assegnato ogni anno dal Parlamento europeo. L’anno scorso era stato assegnato alla leader dell’opposizione venezuelana María Corina Machado, premio Nobel per la Pace del 2025, e a Edmundo González Urrutia, candidato dell’opposizione alle presidenziali del 2024, vinte dal presidente autoritario Nicolás Maduro grazie a brogli elettorali.

Roberta Metsola, al centro, assieme alla figlia di Andrzej Poczobut, Jana, a destra, e a Irma Dimitradze, una collaboratrice di Mzia Amaglobeli, al Parlamento europeo a Strasburgo, 16 dicembre 2025 (AP Photo/Pascal Bastien)


