L’omicidio del regista Rob Reiner e della moglie Michele Singer
Sono stati trovati nella loro casa di Los Angeles e il figlio Nick Reiner è stato arrestato poco dopo

Domenica pomeriggio il celebre regista Rob Reiner – noto per film come Harry, ti presento Sally… e Stand by me – e la moglie Michele Singer sono stati trovati morti nella loro casa di Hollywood, in California. Poche ore dopo la polizia di Los Angeles ha arrestato Nick Reiner, uno dei figli della coppia, con l’accusa di omicidio e senza aggiungere altri dettagli. La cauzione per il suo rilascio è di 4 milioni di dollari.
Nelle ore precedenti all’arresto, fonti di polizia citate da Associated Press e dal Los Angeles Times avevano detto che in casa non erano stati trovati segni di effrazione e che i corpi avevano ferite da accoltellamento. Il capo degli investigatori della polizia di Los Angeles, Alan Hamilton, aveva spiegato che la polizia aveva ricevuto una chiamata nel pomeriggio di domenica da una persona che si trovava in casa, e che quando era arrivata aveva trovato i due morti.
Nick Reiner ha 32 anni e lavora come sceneggiatore. In passato aveva collaborato al film Being Charlie, uscito nel 2015 e diretto da suo padre, ispirato ai propri problemi di dipendenze. In generale, Nick Reiner aveva spesso parlato dei propri disagi legati all’abuso di sostanze e dei periodi passati a vivere per strada.

Rob Reiner e Michele Singer Reiner alla prima di The Wolf of Wall Street a New York, 17 dicembre 2013 (Lars Niki/Corbis via Getty Images)
Rob Reiner era una delle persone più celebri e amate di Hollywood, e aveva riscosso grandi successi di pubblico con molti suoi film: da This Is Spinal Tap, su una immaginaria band metal, uno dei più famosi “finti documentari” di sempre, a La storia fantastica (1987), dal thriller Misery non deve morire (1990) a Codice d’onore (1992), fino al più recente Non è mai troppo tardi (2007). Era stato anche attore, tra gli altri in Pallottole su Broadway di Woody Allen e nella serie New Girl.
Suo padre, Carl Reiner, era stato a sua volta un importante attore comico: aveva creato e recitato nella storica serie The Dick Van Dyke Show, e più di recente nei film della serie Ocean’s Eleven. Reiner aveva 78 anni e Michele Singer, una fotografa e produttrice, 70. I due si erano sposati nel 1989 e avevano avuto due figli e una figlia, Jake, Nick e Romy. In precedenza Reiner aveva anche adottato la figlia della sua prima moglie, da cui aveva divorziato nel 1981.
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Rob Reiner era nato il 6 marzo del 1947 nel Bronx, in una famiglia di origine ebraica, e cominciò a lavorare in televisione su spinta del padre negli anni Sessanta come attore. Il primo ruolo di successo fu quello di Michael Stivic nella sit-com Arcibaldo, che andava molto negli anni Settanta, e sempre in quegli anni iniziò a fare l’autore comico insieme a Steve Martin, che sarebbe diventato altrettanto famoso.
La sua carriera principale, quella da regista, iniziò negli anni Ottanta, prima con This Is Spinal Tap e poi con Stand by Me, tratto da un romanzo di Stephen King di pochi anni prima. Storia di quattro ragazzi e della loro avventura in cerca del cadavere di un ragazzo scomparso, fu un successo al cinema e diventò un grande classico del cinema di formazione americano.
La storia fantastica del 1987 fu un altro grande successo negli Stati Uniti, dove è ancora oggi uno dei film più amati degli anni Ottanta. Dopo averlo girato Reiner fondò la società di produzione Castle Rock Entertainment, in omaggio alla città inventata in cui Stephen King ha ambientato quattro libri e alcuni racconti, e ci finanziò il suo film più famoso, Harry, ti presento Sally… del 1989, con Billy Crystal e Meg Ryan, su una sceneggiatura di Nora Ephron. È ancora oggi forse la commedia più importante di un decennio pieno di grandi commedie, e fu un enorme successo al cinema. Fu sul set di questo film che conobbe Michele Singer. Negli anni successivi Reiner diresse il thriller Misery non deve morire e il dramma Codice d’onore, con cui trovò successo sia di pubblico sia di critica con generi diversi.
Negli ultimi anni Reiner si è occupato molto di politica (ha spesso e fortemente criticato Donald Trump ed era tra i sostenitori di Hillary Clinton), riducendo un po’ l’impegno nel cinema. Solo un paio di mesi fa era uscito al cinema Spinal Tap II: La fine è solo l’inizio, sequel dello storico mockumentary e ultimo film di Reiner, che aveva ricevuto però un’accoglienza tiepida sia tra il pubblico sia tra la critica.
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