Giorgia Meloni metterà all’asta i suoi regali istituzionali

Quelli che le hanno fatto altri capi di stato e di governo: si stima valgano circa 800mila euro, che andranno in beneficenza

Giorgia Meloni con la statuetta regalatale da Javier Milei durante un incontro a Buenos Aires, Argentina, il 20 novembre 2024 (ANSA/PRESIDENZA ARGENTINA)
Giorgia Meloni con la statuetta regalatale da Javier Milei durante un incontro a Buenos Aires, Argentina, il 20 novembre 2024 (ANSA/PRESIDENZA ARGENTINA)
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di mettere all’asta i 270 regali istituzionali che le sono stati donati negli ultimi tre anni, principalmente da altri capi di stato e di governo. Non è ancora noto quando si svolgerà l’asta, né le sue modalità, ma si stima che gli oggetti valgano intorno agli 800mila euro. Il ricavato verrà donato in beneficenza, salvo una piccola parte che verrà riscossa dalla Bertolami Fine Art, una casa d’aste romana che ha vinto l’appalto e ha diritto al 5 per cento del ricavato, fino a un massimo di 40mila euro.

È piuttosto comune che, specialmente durante le visite ufficiali, i leader si scambino dei regali, che di solito hanno a che fare con la cultura del loro paese: possono essere simbolici, come il pacco di riso regalato a Meloni dal primo ministro pakistano Shehbaz Sharif, ma anche molto costosi, come la collana di diamanti, oro e quarzo citrino regalatale a gennaio del 2023 dal presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev. Per legge però Meloni, come tutti i suoi predecessori, non può tenere i regali che valgono più di 300 euro, e quindi la maggior parte di questi oggetti è custodita in una stanza di Palazzo Chigi ed è gestita dal cerimoniale della presidenza del Consiglio. I più preziosi sono invece conservati in un caveau, e quelli ingombranti nei palazzi della presidenza del Consiglio in via della Mercede, sempre a Roma.

Nonostante non esista ancora una lista pubblica dei regali, Il Foglio ne ha ricostruita una piuttosto completa. Fra questi c’è per esempio un foulard regalato a Meloni lo scorso 15 gennaio, il giorno del suo compleanno, dal primo ministro albanese Edi Rama, con cui Meloni ha un ottimo rapporto. La consegna era avvenuta durante una riunione di alto livello sul tema della sicurezza energetica ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, e come è successo in varie occasioni nel porgerle il regalo Rama si era inginocchiato.

Giorgia Meloni con il foulard regalatole da Edi Rama, davanti a lei, il 15 gennaio 2025 (ANSA / PAOLO CAPPELLERI)

Meloni ha anche ricevuto vasi, statue e quadri, fra cui alcuni donati dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, ma anche tappeti e vestiti tradizionali, tra cui quelli regalati dal primo ministro indiano Narendra Modi. Ci sono poi molti gioielli: fra questi, una parure composta da un paio di orecchini, una spilla, un anello e un contenitore portagioielli regalatale dal presidente della Slovacchia Peter Pellegrini, sempre per il compleanno. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán le ha regalato un set da tè di porcellane pregiate e sei bottiglie di vino bianco.

Nell’ambito dei regali simbolici c’è un pezzo di cavo ad alta conduzione del CERN di Ginevra da parte della sua direttrice Fabiola Giannotti e un tablet da parte del primo ministro ucraino Volodymyr Zelensky, una specie di invito a rimanere più in contatto. Fra i più strani c’è invece quello del presidente argentino Xavier Milei, che ha regalato a Meloni una statuetta di se stesso mentre imbraccia una motosega, uno dei simboli della sua presidenza, ma anche quello di Kamel Al Munajjed, direttore del Saudi Italian Business Council: un paio di scarpe di pitone blu con tacco in oro della stilista saudita Norah Alhumaid. 

Giorgia Meloni riceve in regalo un busto di Gandhi durante la sua visita in India a marzo del 2023 (ANSA/ FILIPPO ATTILI – UFFICIO STAMPA GOVERNO)

Non si sa perché Meloni abbia deciso di mettere ora all’asta questi regali, ma un mese fa il parlamentare di Italia Viva Francesco Bonifazi aveva chiesto che venisse fatto un controllo sui regali superiori ai 300 euro ricevuti da Meloni, e a quel punto il governo aveva consegnato al sindacato ispettivo della Camera una lista completa degli oggetti. Meloni ha fatto sapere che sta valutando la possibilità di mettere all’asta anche alcuni regali ricevuti dai suoi predecessori, conservati negli stessi luoghi.

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