L’Austria ha vietato i copricapi islamici a scuola alle ragazze con meno di 14 anni

Il parlamento austriaco ha approvato una legge che introduce il divieto di indossare copricapi islamici in tutte le scuole del paese, pubbliche e private, per le ragazze che hanno meno di 14 anni. La legge non fa distinzioni tra le varie forme di velo: vale per l’hijab (che copre solo la testa ma non il viso) come per coperture più integrali come il burqa. Per chi viola la legge sono previste sanzioni fino a 800 euro. La legge è stata promossa dalla coalizione centrista al governo dall’inizio di quest’anno, composta dai Popolari (ÖVP), dai Socialdemocratici (SPÖ) e dal partito centrista NEOS, ma è stata sostenuta anche dal Partito della Libertà (FPÖ), di estrema destra. Gli unici a opporsi sono stati i Verdi.
Secondo i promotori la legge serve a garantire la parità di genere: Yannick Shetty, deputato di NEOS, ha detto che i copricapi islamici sono pensati per proteggere la donna dallo sguardo maschile, e sono quindi oggetti che «sessualizzano le ragazze», e dunque vanno contrastati. Sempre Shetty ha detto che il divieto riguarderà circa 12mila studenti. Secondo chi si oppone, la legge è incostituzionale e rischia di alimentare episodi di odio nei confronti della comunità musulmana austriaca. L’associazione islamica austriaca IGGÖ ha detto che il divieto viola i diritti fondamentali delle persone musulmane e alimenta divisioni nella società, marginalizzando i minori islamici anziché sostenerli.


