Gli Houthi hanno liberato alcuni marinai che avevano trattenuto a luglio dopo aver attaccato la nave cargo su cui viaggiavano

Mercoledì gli Houthi, il gruppo politico e armato sciita che controlla buona parte dello Yemen, hanno liberato alcuni marinai che avevano trattenuto a luglio dopo avere attaccato nel mar Rosso la nave mercantile su cui si trovavano. A bordo della nave, poi affondata, c’erano 25 persone: quattro erano state uccise, 15 erano disperse. Non si conosce di preciso l’identità delle persone liberate, né in che condizioni abbiano vissuto durante gli ultimi mesi. Secondo l’agenzia Associated Press l’Oman ha preso in custodia le persone liberate. Il paese non l’ha però ancora confermato.
Gli Houthi sono alleati del gruppo palestinese Hamas e come esso sono sostenuti dall’Iran: dopo l’invasione israeliana della Striscia di Gaza avevano iniziato ad attaccare alcune navi in transito nel mar Rosso, presentando gli attacchi come una forma di sostegno ad Hamas e alla causa palestinese e creando molti problemi all’industria dei trasporti marittimi. Gli attacchi avevano coinvolto oltre un centinaio di navi, ma a ottobre gli Houthi avevano detto che li avrebbero sospesi finché fosse rimasto in vigore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza fra Israele e Hamas.
L’Eternity C, che batteva bandiera liberiana ed era gestita da una società greca, era affondata il 9 luglio a causa dei danni subiti nell’attacco. Gli Houthi avevano anche distrutto le imbarcazioni di emergenza presenti sulla nave. L’equipaggio della Eternity C era composto da 21 cittadini filippini e uno russo, e con loro viaggiavano tre guardie armate, tra cui una di nazionalità greca e una indiana. Negli stessi giorni era stata attaccata anche un’altra nave mercantile, la Magic Seas: le persone a bordo erano state soccorse.


