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  • Mercoledì 3 dicembre 2025

Se vuoi fare il funzionario europeo, meglio studiare qui

Cioè al Collegio d'Europa, la scuola prestigiosa ed elitaria che da pochi giorni è al centro di un'indagine per appropriazione indebita di fondi europei

La sede del Collegio d'Europa, a Bruges, nel 2020 (foto tratta dalla pagina Facebook del Collegio d'Europa)
La sede del Collegio d'Europa, a Bruges, nel 2020 (foto tratta dalla pagina Facebook del Collegio d'Europa)
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Martedì la polizia belga ha fermato tre persone tra cui l’ex vicepresidente della Commissione Europea ed ex ministra degli Esteri italiana Federica Mogherini, per un sospetto caso di appropriazione indebita di fondi europei (sono poi state interrogate e rilasciate). Mogherini è stata coinvolta nell’inchiesta per via del suo attuale incarico di rettrice del Collegio d’Europa, a Bruges, in Belgio. Il sospetto è che il Collegio – su decisione o appoggio di Mogherini – abbia vinto irregolarmente una gara d’appalto per organizzare l’Accademia diplomatica europea, un progetto del Servizio di azione esterna dell’Unione (EEAS), il servizio diplomatico dell’Unione Europea.

Il Collegio d’Europa non è formalmente un’istituzione europea, ma è un po’ come se lo fosse: i legami con l’Unione sono strettissimi, e tante persone che ci studiano poi trovano lavoro nelle istituzioni, anche perché di fatto ricevono un’istruzione che fornisce loro le competenze per superare diversi concorsi interni all’Unione.

Dal punto di vista formale il Collegio d’Europa è un istituto post-universitario che offre diversi master (cioè il titolo di studio successivo alla laurea triennale, per chi studia in Italia). È una scuola molto prestigiosa, spesso viene visitata da capi di stato e di governo. Il legame con le istituzioni europee e con tutte le organizzazioni, associazioni o istituti che ci collaborano è fortissimo. Un’analisi di Politico nel 2021 mostrò dove avessero studiato più di 600 funzionari ed europarlamentari, e il Collegio d’Europa era l’istituto più rappresentato.

Il Collegio è stato fondato nel 1949, dopo un congresso internazionale che si era svolto all’Aia, nei Paesi Bassi. Al congresso avevano partecipato diversi leader europei e rappresentanti di movimenti federalisti, cioè che sostenevano che i paesi europei dopo la Seconda guerra mondiale dovessero unirsi in una vera e propria federazione, un po’ come gli Stati Uniti d’America. Tra le altre cose, i partecipanti al congresso desideravano creare qualcosa di simile a un’università europea, dove studenti di tutto il continente potessero formarsi insieme e contribuire in futuro alla costruzione delle istituzioni condivise.

Una riunione del Congresso dell'Aia, nel 1948

Una riunione del Congresso dell’Aia, nel 1948 (Snikkers/Anefo, Wikimedia Commons)

Il Collegio d’Europa è un istituto privato e venne concepito, fin dall’inizio, come una sorta di scuola di perfezionamento per futuri funzionari e diplomatici dei paesi europei. Ha tre sedi: la principale è quella di Bruges, in Belgio, le altre sono a Varsavia, in Polonia, e a Tirana, in Albania. Ogni anno è frequentato da circa 500 studenti, provenienti da diversi paesi: 340 sono a Bruges, 130 a Natolin, alla periferia di Varsavia. Tirana, la sede più recente e più piccola del collegio, ne ha 40.

Il Collegio è anche un posto piuttosto elitario: per accedervi è necessario parlare inglese e francese, le due lingue in cui sono tenuti quasi tutti gli insegnamenti dell’istituto, e occorre superare un processo di selezione complesso. In alcuni casi, oltre alla selezione da parte del Collegio bisogna anche ottenere l’approvazione di un comitato di selezione del proprio governo. È anche necessario versare una retta annuale piuttosto costosa: 30mila euro per studiare a Bruges, 29mila per Natolin e 27mila per Tirana (esistono alcune possibilità di ottenere borse di studio).

Anche per questo negli anni è stato accusato di essere un luogo dove decine di persone che provengono da contesti privilegiati vengono proiettate in un ambiente in cui questa tipologia già abbonda (il corpo dei funzionari dell’Unione) e formate per lavorare quasi solo in quel settore, favorendo un certo grado di disallineamento con la realtà esterna e di uniformità di pensiero.

Anche le persone che insegnano al Collegio spesso sono professionisti o funzionari che hanno un’esperienza diretta delle istituzioni europee, altro fattore che agevola i contatti tra il Collegio e l’Unione Europea. Vanno considerati anche, banalmente, il senso di familiarità che si crea tra persone che hanno frequentato un istituto di dimensioni ridotte, e i legami che si formano tra ex studenti e che resistono anche dopo la fine degli studi (quindi all’interno delle istituzioni), e che vengono incoraggiati dall’istituto.

Oltre ai master, il Collegio d’Europa negli anni ha anche iniziato a offrire diversi corsi specializzati, in alcuni casi cooperando con le istituzioni dell’Unione Europea. Uno di questi è, per l’appunto, l’Accademia diplomatica europea, un programma creato dall’EEAS nel 2022 per giovani diplomatici di paesi dell’Unione Europea, per promuovere e difendere gli interessi dell’Unione nel mondo.

Per decidere chi avrebbe organizzato materialmente il corso l’EEAS ha organizzato una gara d’appalto. La Procura Europea, cioè l’organismo che si occupa di perseguire i reati finanziari commessi contro l’Unione Europea, sostiene che il Collegio d’Europa l’abbia vinta irregolarmente, perché avrebbe ricevuto le informazioni necessarie per aggiudicarsi il bando prima ancora che venisse aperto.