L’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, già agli arresti domiciliari, ora è stato incarcerato

Jair Bolsonaro all'ingresso della sua abitazione dove era agli arresti domiciliari, nel settembre del 2025 (AP Photo/Luis Nova)
Jair Bolsonaro all'ingresso della sua abitazione dove era agli arresti domiciliari, nel settembre del 2025 (AP Photo/Luis Nova)

La polizia federale brasiliana sabato ha arrestato e portato in carcere l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, che da agosto era agli arresti domiciliari. Bolsonaro a settembre era stato condannato a 27 anni e 3 mesi di carcere per il tentativo di colpo di stato del 2022, ma la legge dispone che prima di scontare la pena in prigione si debba concludere tutto l’iter processuale, che prevede ancora un appello alla Corte Suprema. Alexandre de Moraes, il giudice più famoso e influente della Corte Suprema, ha in seguito spiegato che l’arresto è avvenuto per evitare la fuga di Bolsonaro: nella notte fra venerdì e sabato la cavigliera elettronica che porta da alcuni mesi ha registrato un tentativo di manomissione. Secondo de Moraes Bolsonaro avrebbe voluto sfruttare una manifestazione organizzata dal figlio (che si sarebbe dovuta tenere sabato) per fuggire e chiedere asilo politico in un’ambasciata straniera.

Un alleato di Bolsonaro, il deputato Alexandre Ramagem, a settembre era fuggito dal Brasile e secondo inchieste giornalistiche ora si troverebbe a Miami. Era stato condannato a 16 anni di prigione nello stesso processo e come Bolsonaro stava aspettando l’esito dell’appello.

Bolsonaro governò il Brasile dal 2019 al 2022, quando fu sconfitto dall’attuale presidente Luiz Inácio Lula da Silva, noto come Lula. È stato condannato per aver elaborato un piano per restare al potere nonostante avesse perso le elezioni, impedendo l’insediamento di Lula con l’assalto alle sedi di varie istituzioni a Brasilia, e pianificando di metterlo in carcere oppure di ucciderlo. Il piano fallì a causa dell’opposizione di diversi importanti ufficiali dell’esercito. Bolsonaro ha già perso un primo appello alla Corte Suprema, ma ha fatto un ulteriore ricorso.