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  • Mercoledì 19 novembre 2025

L’Italia del tennis senza Sinner e Musetti in Coppa Davis

Alla fine non c’è nemmeno Carlos Alcaraz con la Spagna: sarà un’occasione per altri tennisti di farsi notare

Il tennista italiano Simone Bolelli durante un'allenamento a Bologna in vista della Coppa Davis, 17 novembre 2025 (Emmanuele Ciancaglini/Getty Images for ITF)
Il tennista italiano Simone Bolelli durante un allenamento a Bologna in vista della Coppa Davis, 17 novembre 2025 (Emmanuele Ciancaglini/Getty Images for ITF)
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Mercoledì alle 16 l’Italia debutta a Bologna contro l’Austria nella fase finale della Coppa Davis di tennis, la principale competizione maschile a squadre per nazionali. È un torneo che ha perso molto prestigio rispetto al passato, eppure in Italia è molto seguito. È tornato a esserlo di recente, soprattutto perché la Nazionale ha vinto le ultime due edizioni e perché quest’anno giocherà la fase finale “in casa” (e lo farà almeno fino al 2027).

Questa volta, però, l’Italia non potrà contare sui suoi due tennisti più forti. Jannik Sinner (il numero 2 del ranking mondiale) e Lorenzo Musetti (il numero 8) hanno entrambi deciso di non partecipare; con molte critiche il primo e quasi nessuna il secondo. Queste assenze – soprattutto quella di Sinner – saranno senza dubbio un grande svantaggio in termini di gioco e di visibilità, ma potrebbero dare ad altri giocatori italiani l’opportunità di dimostrare le proprie qualità e farsi vedere un po’ di più. Almeno in Italia, dove proprio grazie a Sinner il tennis è diventato popolare; ma anche dove (comprensibilmente) lui si prende spesso gran parte delle attenzioni.

Giocheranno comunque tennisti tutt’altro che sconosciuti e che hanno già vinto la Coppa Davis almeno una volta. Sono il 28enne Matteo Berrettini, decisivo nella vittoria dello scorso anno; i due eccellenti doppisti Simone Bolelli (40 anni) e Andrea Vavassori (30 anni); e il 30enne Lorenzo Sonego, un tennista abbastanza sottovalutato negli ultimi anni. Con loro ci sarà il 23enne Flavio Cobolli, che non ha mai giocato le fasi finali della Davis. Cobolli viene dalla sua migliore stagione finora, in cui ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale a Wimbledon, il più prestigioso torneo di tennis del mondo.

Il tennista Matteo Berrettini durante un allenamento a Bologna, dove si giocherà la Coppa Davis, 16 novembre 2025 (Emmanuele Ciancaglini/Getty Images for ITF)

Il tennista Matteo Berrettini durante un allenamento a Bologna, dove si giocherà la Coppa Davis, 16 novembre 2025 (Emmanuele Ciancaglini/Getty Images for ITF)

L’Italia se la può giocare: è nella parte sulla carta più facile del tabellone e il torneo dovrebbe essere, in generale, molto equilibrato. Anche perché non è l’unica Nazionale ad aver perso i suoi giocatori più forti: la Spagna sarà senza il numero 1 al mondo Carlos Alcaraz, che si è ritirato per un infortunio.

Una squadra che pare un po’ più competitiva delle altre è la Germania. Ci giocano Alexander Zverev, il numero 3 al mondo, e una forte coppia di doppisti, quella formata da Kevin Krawietz e Tim Puetz. Durante le ultime ATP Finals, l’importante torneo finale della stagione tennistica, hanno battuto proprio Vavassori e Bolelli.

Se l’Italia riuscisse a vincere questa Coppa Davis sarebbe un grande successo sportivo, perché sarebbe la terza di fila (una cosa che riuscì l’ultima volta all’inizio degli anni Settanta agli Stati Uniti) e perché dimostrerebbe che il tennis italiano è competitivo anche senza i suoi due giocatori migliori.

Il problema, però, è che la stessa Coppa Davis non è più un torneo né così competitivo né così importante. L’esperto di tennis Emanuele Ricciardi, che conduce il podcast Slice, ha spiegato al Post che in Italia i successi recenti in Coppa Davis e in Billie Jean King Cup (la versione femminile della Davis, che l’Italia ha vinto quest’anno e l’anno scorso) e la poca conoscenza delle dinamiche del tennis tra il pubblico di massa danno a questi tornei «un valore maggiore di quello che hanno realmente dal punto di vista tecnico».

In effetti, a questa edizione partecipa solo uno dei primi quindici tennisti al mondo, cioè Zverev. Non è un’eccezione; anzi, succede spesso che i migliori professionisti rinuncino a giocare la Coppa Davis. Il torneo ha un formato che si incastra male nella stagione tennistica: le partite delle fasi preliminari sono concentrate in più momenti di una stagione già piena di tornei e la fase finale comincia subito dopo le ATP Finals.

Per i tennisti è diventato anche un torneo poco utile, soprattutto perché non garantisce punti per il ranking mondiale. Il montepremi è alto (la squadra vincitrice ottiene più di 1 milione e 700mila euro), ma è molto più basso di quello di un torneo del Grande Slam o di altri tornei. Vincendo le ATP Finals senza perdere nemmeno una partita, per dire, Sinner ha guadagnato oltre 5 milioni di euro.

La Coppa Davis esposta a Palazzo Re Enzo, a Bologna, 16 novembre 2025 (Emmanuele Ciancaglini/Getty Images for ITF)

La Coppa Davis esposta a Palazzo Re Enzo, a Bologna, 16 novembre 2025 (Emmanuele Ciancaglini/Getty Images for ITF)

Ciononostante, Giorgio Di Maio ha scritto su Ultimo Uomo che questa Coppa Davis «è già un successo» per l’Italia, intesa come Nazionale e come federazione. Pur senza il suo componente più famoso, infatti, la squadra è comunque stata accolta da molti tifosi a Bologna. Paolo Lorenzi, il direttore tecnico dell’evento, ha detto che sono già stati venduti molti biglietti (una parte prima dell’annuncio sull’assenza di Sinner), il 20 per cento dei quali a tifosi non italiani.

Le partite della Coppa Davis saranno trasmesse in chiaro su SuperTennis, il canale televisivo della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), mentre su Rai 1 saranno trasmesse solo le eventuali semifinale e finale dell’Italia. È difficile prevedere quanti guarderanno il torneo, ma è plausibile che saranno molti meno dei 7 milioni che hanno visto la finale delle ATP Finals giocata e vinta da Sinner. Sono numeri enormi (la sera stessa la Nazionale di calcio ha fatto “solo” 500mila spettatori in più, con uno share più basso), che in Italia al tennis può portare solo Sinner.