La Cassazione ha confermato che Catella, Scandurra e Bezziccheri resteranno liberi in attesa del processo sull’urbanistica a Milano

Manfredi Catella (ANSA/MATTEO CORNER)
Manfredi Catella (ANSA/MATTEO CORNER)

La Corte di Cassazione ha respinto definitivamente il ricorso presentato dalla procura contro la liberazione degli imprenditori immobiliari Manfredi Catella e Andrea Bezziccheri e dell’architetto Alessandro Scandurra indagati nelle inchieste sull’urbanistica a Milano e sottoposti a misure cautelari a luglio in attesa di processo. Catella e Scandurra erano stati messi agli arresti domiciliari, Bezziccheri in carcere: erano stati liberati su decisione del tribunale del riesame ad agosto, decisione ora confermata dalla Cassazione, il massimo grado di giudizio. Il tribunale del riesame è l’organo che si occupa di validare o annullare le misure cautelari, come gli arresti domiciliari: aveva motivato la liberazione di Catella perché riteneva mancassero gravi indizi di corruzione.

Catella è l’amministratore delegato della società di sviluppo immobiliare Coima, un grande gruppo immobiliare che negli ultimi due decenni ha condotto i più importanti progetti edilizi a Milano: assieme all’ex assessore all’Urbanistica di Milano, Giancarlo Tancredi, è la persona più importante fra quelle coinvolte nelle inchieste. Scandurra è architetto ed ex membro della commissione per il paesaggio di Milano, e Bezziccheri è socio e amministratore della società immobiliare Bluestone.

La Cassazione ha anche annullato l’imposizione di misure interdittive (quelle con cui il giudice vieta di esercitare una certa professione per un periodo di tempo stabilito) per Tancredi e per altri due indagati: l’ex presidente della commissione paesaggio del comune, Giuseppe Marinoni, e l’architetto e socio della J+S spa, Federico Pella. I tre erano stati messi ai domiciliari, ma poi il tribunale del riesame li aveva annullati e aveva disposto le misure interdittive. Il ricorso contro queste misure, che la Cassazione ha accolto, era stato presentato dai loro avvocati.

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