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  • Mercoledì 12 novembre 2025

A Venezia c’è una nuova attrazione turistica: un delfino

È stato soprannominato Mimmo, e non è ben chiaro perché si stia fermando così a lungo in laguna

Due persone riprendono il delfino nella laguna di Venezia (REUTERS/Manuel Silvestri)
Due persone riprendono il delfino nella laguna di Venezia (REUTERS/Manuel Silvestri)
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A Venezia un delfino è diventato una nuova attrazione turistica. La stampa locale lo chiama Mimmo, è stanziale ormai da mesi nella laguna veneziana e in particolare nel bacino di San Marco, una delle zone più frequentate dai turisti. Gli esperti del CERT di Padova, centro specializzato che si occupa di cetacei, lo stanno monitorando: devono decidere se lasciarlo nel bacino, dove sembra essersi adattato ed è in buone condizioni di salute, oppure se spostarlo in mare per tutelarlo dai turisti, che si avvicinano a lui a bordo di barche per scattargli foto, lanciargli oggetti e dargli da mangiare.

Non è strano che un delfino frequenti la laguna, succede spesso e la presenza di delfini in quell’area è cosa nota a ricercatori e pescatori. Ciò che sorprende, nel caso del delfino Mimmo, è la sua presenza prolungata in uno dei punti più trafficati della laguna: il bacino di San Marco è assai rumoroso, c’è un passaggio costante di imbarcazioni, tra motoscafi, gondole e vaporetti che trasportano i turisti.

Secondo i tecnici del Museo di Storia naturale di Venezia non sembra che il delfino si senta intrappolato o stia male, anzi, è in buone condizioni, e risulta che stia nel bacino di San Marco volontariamente.

Una possibile spiegazione per la presenza del delfino nel bacino di San Marco è che in questo periodo l’acqua della laguna è più salinizzata del solito, e quindi è simile a quella del mare.

In quel punto, poi, il delfino trova sempre cibo, visto che i turisti gliene lanciano continuamente (non solo cibo in realtà, anche palle per giocare). Vengono anche organizzati tour per andarlo a vedere.

È proprio il comportamento dei turisti a preoccupare gli esperti: per quanto socievole, il delfino è comunque un animale selvatico, che normalmente si nutrirebbe con cibo diverso da quello che gli lanciano i turisti, e per cui la costante vicinanza di persone che interagiscono con lui può essere stressante oltre che rischiosa. Luca Mizzan, biologo e direttore del Museo di Storia naturale di Venezia, ha detto al Corriere della Sera che secondo lui i tour di barche di turisti andrebbero vietati e andrebbe istituito un presidio per evitare che le persone gli si avvicinino troppo e gli diano da mangiare.

Non è ancora stato deciso se spostarlo in mare o in un punto meno trafficato della laguna (un’ipotesi è la zona di Chioggia), da cui però potrebbe tornare nella zona di San Marco, attratto dalla presenza di cibo. Spostarlo in mare potrebbe comunque essere complicato: il delfino non verrebbe preso e spostato fisicamente, ma persuaso ad allontanarsi attraverso un sistema di suoni per attirarlo fuori dalla laguna.